Chiara, coordinatrice dei campus, ed Edoardo, volontario della Fondazione, sono in Calabria con un gruppo di giovani volontari presso la Comunità per minori Pathos di GOEL – Gruppo Cooperativo.
Ecco i racconti e le foto:
29 Luglio
Per capire quello che abbiamo provato avreste dovuto sentire come gli abbracci umidi di lacrime si sono aperti alle risate e alle canzoni urlate al cielo durante la festa di questa sera, quando abbiamo salutato i ragazzi di Pathos e dello SPRAR. Avreste dovuto sentire tutto questo. Avreste dovuto vedere tutto questo. Perché io non so bene come raccontarlo.
Spero che in ognuno dei partecipanti di questo Campus si sia piantato un seme, anche seppur per alcuni magari piccolino, di nuova e importante consapevolezza.
Con voi ho riso, ho scherzato come se fossimo amici di vecchia data e con alcuni mi sono persino sfogata.. Vi ringrazio per i consigli, il tempo trascorso insieme, i tuffi di Edoardo, la musica a palla mentre ballavamo come cretini. Vi ringrazio tutti, dal primo all’ultimo per la fantastica esperienza che mi avete fatto passare e ve lo dico sinceramente, se durante il 17 luglio 2019 mi avessero detto “ti affezionerai e piangerai quando ti dovrai separare da loro” non ci avrei mai creduto. Mi avete regalato molte belle emozioni e non vedo l’ora di rivedervi tutti a dicembre. Non so che altro dire, se non grazie, perché in poco mi avete regalato tanto.”
28 Luglio
“Stamani saremmo dovuti andare in barca, o meglio un battello con fondale trasparente per far vedere ai bimbi i pesci e la flora marina…ma una serie di sfortune hanno modificato il nostro programma!
27 Luglio
“Ieri abbiamo avuto modo di trascorrere una bella giornata presso la Comunità Luigi Monti di Polistena, diretta da Fratel Stefano Caria, presidente di I.D.E.A. cooperativa sociale del Gruppo Cooperativo GOEL.
26 Luglio
“Stamattina ci siamo alzati presto perché alle 8.30 era previsto l’incontro con Vincenzo Linarello, presidente di GOEL – Gruppo Cooperativo al al quale l’anno scorso è stato conferito il premio Ambrosoli.
Vincenzo ha raccontato ai volontari del campus lo spirito dal quale è nato Goel, ovvero la lotta all’Ndrangheta combattuta con le armi del lavoro legale e dell’etica. Ha poi raccontato la struttura della criminalità organizzata calabrese e le sue tecniche di controllo sociale.
Camilla T., Costantino, Lisa e Gianluca ed Edoardo hanno trascorso la mattinata alla casa famiglia ‘Arca della Salvezza’.
Il lavoro di oggi è stato fissare una targa portata dalla Fondazione Francesca Rava sullo scivolo costruito da noi volontari e finanziato dalla Fondazione stessa.
È stata una serata davvero bella, il gruppo è in perfetta armonia e le risate non sono mancate!”
24 Luglio
Oggi abbiamo lavorato duramente perché abbiamo davanti a noi solo due mattine per poter terminare tutti i lavori e ci teniamo a finire al meglio!
Come sempre le fatiche mattutine sono state ripagate dalla gioia di vedere poi, nel pomeriggio, i bimbi e i ragazzi accolti nelle Case passare ore in spiaggia a divertirsi!
22 luglio
Giorno dopo giorno cresce l’affetto e l’attaccamento soprattutto con i più piccoli.”
21 luglio
“E’ finita anche questa lunga e intensa giornata. Questa mattina sveglia presto per andare al parco avventura. Eravamo tantissimi: i bimbi dell’Arca della Salvezza, i ragazzi di Pathos e i giovanissimi migranti dello Sprar di Sant’Ilario.
Imbragati da testa a piedi, ognuno ha sfidato i propri limiti e paure (chi più è chi meno) lanciandosi nei vari percorsi tra gli alberi.
Vedere i bimbi orgogliosi per aver finito il proprio percorso, sentirli chiedere “sono stato bravo? Hai visto che non ho avuto paura” ogni volta regala una piccola, grande emozione.
Dopo qualche scambio a calcio e dei simpatici giochi nel bosco, abbiamo premiato il coraggio di tutti con un ottimo gelato!”
20 luglio
“Eccoci alla fine di questa nuova lunga giornata passata anche oggi tra duri lavori manuali (Simone e Gianluca ne portano evidenti segni sulle mani piene di vesciche!), le coccole con i bambini (sempre da dover gestire perché quando sono insieme spesso sono una bomba ad orologeria pronta ad esplodere), tra il bianco e l’azzurro delle tempere sulle pareti di Pathos, sui visi e vestiti dei partecipanti al Campus, tra la stanchezza e il sole e i sorrisi.”
19 luglio
18 luglio
“A breve andremo a cena a riacquistare le energie davanti ai succulenti manicaretti che la cuoca Daniela ci prepara.
Oggi, sempre divisi in due gruppi, abbiamo trascorso la mattinata a lavorare. Grazie alle donazioni ricevute dai genitori e ai fondi raccolti per il progetto di volontariato attivo “Noi non siamo indifferenti, noi facciamo la differenza “, queste due settimane ci vedranno impegnati a ridipingere e dare un tocco di” fresco “alle vecchie pareti della casa Pathos e sistemare/costruire il parchetto giochi per i bimbi dell’Arca della Salvezza
Dopo pranzo e un velocissimo riposo ci siamo ritrovati tutti in spiaggia per condividere risate, giochi d acqua e chiacchiere sulla lunga spiaggia del litorale calabrese.
Ora andiamo che l’appetito chiama!”
17 luglio
“Finalmente abbiamo vissuto la prima intensa giornata di questo Campus in Calabria. Questa mattina ci siamo divisi in due gruppi: il primo composto da Costantino, Sofia, Ludo e Aldo accompagnati da Edoardo, volontario della Fondazione, è andato presso la Casa famiglia Arca della Salvezza, che ospita 10 bambini fino ai 12 anni; tutti gli altri, ovvero Simo, Tommy e le due Camille, son andati con Chiara, coordinatrice del gruppo, da Pathos, una Comunità che accoglie 6 ragazzi dai 12 ai 16 anni. Essendo oggi il primo giorno, abbiamo deciso di dedicare l’intera giornata alle conoscenze, per cui rimanderemo a domani il duro lavoro!
I giovani volontari che sono andati da Arca della Salvezza si sono ritrovati con un gruppo di bambini tanto dolci quanto problematici e alla ricerca di attenzioni. La maggior parte di loro sono “nuovi”. Un gruppo di 4 fratellini è appena stato portato lì dopo aver vissuto un nuovo abbandono (una coppia che li aveva avuti in affido ha deciso che non avrebbe voluto proseguire con l’adozione). Un altro bimbo è cresciuto in carcere con la mamma e questo l’ha reso molto forte e indipendente nonostante i 10 anni di età. Tutti hanno storie alle spalle difficili e questo li rende imprevedibili, vulnerabili ma pieni di ricerca di attenzioni.
Il gruppo è stato bravissimo con loro e al nostro arrivo al pomeriggio i bambini erano serenissimi.
Chi è stato a Pathos, invece, grazie a un mazzo di carte e simpatici versi di animali ha buttato subito giù il muro di imbarazzo iniziale!
Dopo il primo dei mille pasti “natalizi” calabresi ci siamo radunati tutti quanti all’Arca della Salvezza per un pomeriggio di giochi, risate e, si, nonostante il pochissimo tempo, di grande affetto”.