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CAMPUS EL SALVADOR, LUGLIO 2018

E’ partito il primo Campus solidale della Fondazione Francesca Rava nella Casa N.P.H in El Salvador! Una grandissima emozione, 19 ragazzi italiani accompagnati da Elisabetta e Lorenza della Fondazione, si stanno dividendo tra giochi e laboratori con i pequeños e attività in aiuto alla struttura.

Ecco i racconti di Elisabetta e Lorenza:

29 luglio

Quanta emozione e commozione nella “nostra” Casa N.P.H! Tanti preparativi per la serata conclusiva del nostro meraviglioso Campus!
Sorrisi, amicizia, condivisione, ma anche un bel po’ di lacrime durante i saluti ai nostri adorati pequenos…
Stamattina i ragazzi hanno lavorato in cucina, preparando dei buonissimi hamburger, che abbiamo offerto ai pequenos per la cena in Cancha. Musica di sottofondo e tanta allegria hanno accompagnato i nostri chef per un giorno, sempre con la supervisione delle cuoche della Casa. Più di 150 hamburger! Un lavorone, ma fatto con tutto il cuore!!!

La mattina è volata e a ora di pranzo abbiamo mangiato nella Casa delle pequenas, come si usa fare la domenica. Nel pomeriggio alcune ragazze hanno fatto le prove di ballo folkloristico! Si, perché ovviamente per l’ultima serata avevamo il pezzo forte…Un piccolo spettacolo per salutare con amore e allegria questa meravigliosa Casa, che ci ha riempito di amore e attenzioni per 2 incredibili settimane!
5 delle nostre ragazze insieme a 5 pequenos, si sono esibiti in un divertente ballo con coloratissimi abiti di scena e relativo trucco e parrucco, realizzato ad hoc dalle pequenas. Il maestro di ballo (e pequeno), ha fatto fare diverse prove prima dell’esibizione in Cancha, prevista alle 17. Nonostante il caldo, le nostre ragazze hanno dato il massimo per perfezionare la loro esibizione, che brave!!!
Dopo le prove di ballo, appuntamento con le pequenas per la seduta di trucco. Poi, tutti pronti, si va in scena…tra gli applausi dei pequenos presenti in cancha!
Una grande emozione e soddisfazione vedere i ragazzi così felici e integrati! Subito dopo il ballo, abbiamo servito gli hamburger. Ma non prima della preghiera, anticipata dal discorso di un pequeno che ha salutato, a nome di tutta la Casa N.P.H, noi volontari della Fondazione Francesca Rava. È stato un momento davvero emozionante per tutti noi. 

Dopo cena, via ad una grande festa! Balli, canti, giochi e tanti, tantissimi abbracci e, come prevedibile, un fiume di lacrime. Ma questo dimostra solo l’autenticità del rapporto che si è creato tra noi, i pequenos, le dolcissime Tias, i Tios è tutto lo staff della Casa. È stato davvero difficile salutarsi, abbiamo vissuto tante emozioni e sembra di essere qui da sempre.

28 luglio

“Oggi penultimo giorno alla casa NPH.
Durante la mattinata abbiamo condiviso le attività del sabato con i pequenos: le prove del coro, il laboratorio di pasticceria, la lezione di ballo folclorico, la cucina.
All’atmosfera di novità si è sostituita un’atmosfera di collaborazione e profonda amicizia anche nei momenti di lavoro.
Il tempo libero e la mensa sono diventati occasione di chiacchiere, giochi, scambi di confidenze.
Alle quattro, nel pomeriggio, abbiamo partecipato alla funzione religiosa settimanale con i pequenos, e con un saluto speciale per noi.
La serata è trascorsa in cancha, tra partite di pallone e pallavolo e chiacchiere.”

27 luglio

Stamattina i ragazzi hanno ultimato i lavori di tinteggiatura della Clinica della Casa N.P.H e di giardinaggio, piantando altri 10 alberi.
Hanno fatto davvero un ottimo lavoro. Abbiamo ricevuto tanti complimenti e anche loro sono molto soddisfatti del risultato.
Nel pomeriggio il gruppo si è diviso: alcuni nella Casa N.P.H, altri al lago Coatepeque, poco distante da qui.
Oggi è venerdì di ponte, perché ieri è stata celebrata la festa patronale di Santa Ana e le attività della Casa si sono fermate.
Il gruppo si è riunito alle 18.00, direttamente per la cena in Cancha insieme ai pequenos.
È stato un pomeriggio di giochi, chiacchiere e relax.

26 luglio

“Oggi abbiamo fatto una meravigliosa gita al Vulcano Lamatepec di Santa Ana. Con noi alcuni pequeños dell’anno familiare della Casa N.P.H, Tias, Tios e alcuni accompagnatori. Arrivati nel bellissimo parco nazionale Los Volcanes, abbiamo fatto colazione immersi nella natura. Le Tias, premurose come sempre, ci hanno preparato panini, succhi di frutta e caffè. Poco dopo ci siamo incamminati per raggiungere il vulcano, ma non prima di aver ascoltato tutte le raccomandazioni della Guida del Parco che, ovviamente, ci ha accompagnato fino in cima. Circa 4 ore di cammino (andata e ritorno) e 2.300 metri di altezza! Tutti in fila verso la nostra destinazione, con allegria e tanta curiosità!  Su per splendidi sentieri alberati e paesaggi mozzafiato, sempre con grande spirito di condivisione con i nostri pequeños.  Una lunga camminata, un po’ di fatica…Ma che meraviglia! Arrivati in cima, i ragazzi erano davvero incantati da tanta bellezza. Hanno ammirato l’incredibile panorama e il lago di zolfo verde smeraldo.  È stato un momento davvero emozionante per tutti! Dopo esserci riempiti gli occhi e il cuore con tanto splendore, abbiamo iniziato la discesa fino a valle, dove le Tias ci aspettavano per il pranzo. Abbiamo mangiato un buonissimo riso seduti sul prato, dove ci siamo riposati e abbiamo chiacchierato con i pequeños, condividendo l’emozione della giornata.
Alle 16.00 siamo ripartiti per la Casa N.P.H. 
Dopo cena, musica e danze in Cancha per la festa patronale di Santa Ana!

 

25 luglio

Oggi abbiamo trascorso tutta la giornata nella casa NPH. In mattinata siamo stati impegnati nel lavoro di tinteggiatura e giardinaggio, e alcuni tra noi hanno completato il workshop di carta riciclata creando cornici e segnalibri. Il momento di gioco con o bambini dell’asilo, a metà mattina, ci ha regalato tanta gioia. Per alcuni di noi, vedere che i bimbi si ricordavano i nostri nomi e ci venivano incontro abbracciandoci è stato davvero importante.

Nel pomeriggio siamo riusciti in un’impresa epica: far ballare i nostri tre ragazzi! Seguendo le sapienti direttive di un ragazzo dell’anno di servizio e di un pequeño, si sono impegnati in un ballo tipico salvadoregno, accompagnando le nostre bailerinas.

In serata abbiamo avuto un grande onore: abbiamo cenato con il direttore della Casa NPH, che qui tutti chiamano affettuosamente “zio Olegario”. Olegario è stato stretto collaboratore di Padre Wasson, il fondatore di NPH, che gli diede l’incarico di aprire la casa in El Salvador. Al termine della cena ci ha raccontato la sua storia, di quando, insieme a due fratelli, è stato accolto a 8 anni nella casa NPH di Cuernavaca, in Messico, e di come sia stato chiamato a costruire questa casa, ormai 19 anni fa. I ragazzi lo hanno ascoltato in un silenzio quasi surreale e gli hanno fatto tante domande. Olegario ha donato a ciascuno di noi un telo con stampe tipiche salvadoregne, in un sacchetto realizzato dai bimbi della casa. Ci ha spiegato che a ogni pequeño viene fatto un regalo di benvenuto, e ci ha cosi simbolicamente accolto nella grande famiglia di NPH. Il momento delle foto di rito e dei saluti è stato caloroso, a suggello di una serata di vera vicinanza.

24 luglio

Oggi siamo andati nell’ospizio femminile di Santa Ana, gestito dalle suore Vincenzane per far visita alle abuelas. Qui, una volta a settimana, alcuni universitari prestano servizio di volontariato e stamattina siamo andati con 5 di loro a trovare le dolcissime nonnine che vivono nella struttura. Appena arrivati, le suore ci hanno fatto visitare l’ospizio e, subito dopo, accompagnato in una grande stanza in cui le anziane trascorrono il loro tempo…una tenerezza infinita!!! I ragazzi sono stati bravissimi, le hanno coinvolte in diversi giochi da tavolo e poi hanno improvvisato un simpatico balletto con alcune di loro. Erano davvero felici della nostra compagnia e noi onorati di vederle così contente.

Ad ora di pranzo abbiamo aiutato a distribuire il pasto, continuando a far loro compagnia e a coccolarle. Una gran bella esperienza, i ragazzi erano davvero entusiasti! Dopo i saluti, tutti a pranzo a Santa Ana insieme agli universitari.

Poi una visita nella bellissima Cattedrale ed una bella passeggiata in città. I ragazzi erano molto curiosi di vedere anche la realtà locale.

Nel pomeriggio siamo rientrati nella Casa NPH. E dopo pochi minuti eravamo insieme ai nostri adorati pequeños, a cui abbiamo raccontato la nostra giornata. Loro ci chiedono sempre di parlare delle nostre esperienze ed emozioni. Ed è davvero meraviglioso condividere con loro tutti i nostri vissuti, ci sentiamo sempre ascoltati e accolti.

Alle 18.00 tutti a cena nella mensa della Casa e, appena finito, i ragazzi erano già organizzati per una partita di calcio con i pequeños.”

23 luglio

“Oggi è stata una giornata di grande divertimento! Per prima cosa gli auguri di compleanno alla nostra Emma, partecipante al Campus, che ha compiuto 17 anni. Poi tutti pronti per il parco acquatico a Termos del Rio, in compagnia di 18 ragazzi e ragazze dell’anno di servizio. Dopo il diploma, a tutti i pequenos, è chiesto di lavorare 1 anno (2 in Salvador) nella Casa in cui sono cresciuti, aiutando in cucina e nelle mansioni quotidiane. Per questi ragazzi, l’anno di servizio, è un ponte importante verso la vita autonoma, nell’ottica di restituire l’amore e l’accoglienza che hanno ricevuto nel corso della loro vita. Con noi in gita anche 3 Tias e Karmina, dell’ufficio comunicazione della Casa.

Appena arrivati al parco acquatico i ragazzi e i pequeños non hanno perso tempo e, dopo pochi secondi, erano già in acqua!!!Tra scivoli di diverse altezze, tuffi, zipline, piscina termale e pallavolo sempre con grande spirito di amicizia, condivisione e divertimento. I giochi si sono susseguiti fino a ora di pranzo, preparato per noi dai cuochi della Casa.

Appena finito di mangiare, sono iniziati i festeggiamenti per Emma! Le Tias hanno portato in dono una grande e coloratissima pignatta piena di caramelle (realizzata dalle pequeñas della Casa), che è stata appesa ad un albero, pronta per essere rotta da Emma, appositamente bendata. Dopo alcuni tentativi, accompagnati dal tifo dei nostri ragazzi e dai pequeños, finalmente la pignatta si è rotta con relativo assalto alle caramelle Applausi per Emma! Ed ecco pronte 4 torte  mentre i pequeños intonavano buon compleanno (a cui, ovviamente, è seguita anche la versione italiana!).

E poi, come di consueto, il rito della torta spalmata sul viso della festeggiata…e questa volta è toccato alla nostra Emma a seguire un pensiero per lei da parte dei pequeños (dei buonissimi dolcetti) e un anellino da parte nostra, con un colorato biglietto di auguri fatto dai compagni di Campus! Davvero una festa speciale per tutti noi.

Il pomeriggio è proseguito tra le tante attività offerte dal parco acquatico e qualche avventuroso lancio con la zipline (che ragazzi temerari!)

La giornata è proprio volata, è stata meravigliosa, ci siamo divertiti tantissimo”.

22 luglio

“Stamattina, dopo colazione, ci siamo divisi in due gruppi. Il primo è andato nella mensa della Casa NPH per aiutare i cuochi sia a cucinare che a pulire. Il secondo alla Cancha, dove si è svolto un corso di balli folkloristici,  tenuto da un pequeño e maestro di danza per un giorno.

Sia in mensa che in Cancha i ragazzi si sono impegnati e divertiti. Il gruppo dedicato alla cucina ha preparato le tortillas, sempre con la supervisione delle cuoche. E poi riso e brodo di verdure con pollo, una vera specialità locale. Nel frattempo, i ragazzi in Cancha, imparavano una simpaticissima coreografia con musiche tipiche, in compagnia di alcuni pequeños.

La mattina è volata e alle 13.00 tutti a pranzo. La domenica si usa mangiare direttamente nelle Case e non in mensa. Infatti siamo stati invitati a pranzare dalle pequeñas, mentre i ragazzi sono stati ospiti dei pequeños. Bellissimo condividere il pranzo proprio a casa loro!!! Ci hanno accolto con tanto affetto e gentilezza, che qui non manca mai! Dopo un allegro pranzo insieme, i ragazzi hanno accettato la richiesta di aiuto da parte dei cuochi della mensa a preparare il menù previsto per cena. Non se lo sono fatto ripetere 2 volte e sono andati con grande entusiasmo. Proprio bravissimi!!! Il pomeriggio lo abbiamo trascorso con i pequeños in Cancha, dove si svolgono sempre tantissime attività sportive. I ragazzi hanno giocato con i pequeños a pallavolo e calcio e poi immersi in balli e canti.

 

 

21 luglio

La giornata di oggi è iniziata con la messa settimanale, un momento importante per tutti i pequeños, che per l’occasione indossano qualcosa di un po’ più elegante del solito e anche noi, con loro, ci siamo messi un po’ più eleganti. La messa è stata animata dal coro della Casa NPH, una realtà molto conosciuta in tutta la provincia: i musicisti e i cantanti del coro NPH sono spesso invitati per le celebrazioni più importanti nella Cattedrale, alle feste della Polizia e in altri eventi ufficiali. La prima preghiera della messa è stata per la pioggia, quest’anno particolarmente scarsa, tanto da mettere a repentaglio le coltivazioni di mais e fagioli e creare molta preoccupazione. Dopo la messa ci siamo divisi in due gruppi: una metà di noi è rimasta nella casa, l’altra metà è andata al comedor San Mateo.

Il gruppo rimasto nella casa NPH ha trascorso una mattinata molto divertente. Alcuni hanno raggiunto i pequeños nel laboratorio di pasticceria: ogni casa NPH possiede, infatti, dei talleres, laboratori professionali attrezzati per insegnare un mestiere ai pequeños che non proseguono gli studi-in questo modo, si vuole garantire a tutti la possibilità di trovare un lavoro. Nel laboratorio di pasticceria i nostri ragazzi e i pequeños hanno preparato assieme dolci e muffin per la merenda del sabato: hanno impastato, steso la pasta, farcito, tagliato e, giudicherete anche voi dalle foto, il risultato è stato di tutto rispetto. Noi che abbiamo anche potuto assaggiare, possiamo assicurarvi che i dolci erano davvero buoni! Un secondo gruppetto ha raggiunto il coro per le prove di canto e si è cimentato in qualche canzone, sotto la guida del maestro del coro. Fin da subito si è creato un clima di grande allegria e condivisione, tanto che i nostri hanno anche provato a strimpellare qualcosa sulla chitarra, aiutati dai loro nuovi, e più esperti, amici.

Il secondo gruppo è partito per il Comedor San Matteo di Santa Ana.

Appena arrivati, abbiamo conosciuto la cuoca Mery e il gruppo di volontari che, ogni giorno, prepara e serve il pasto agli homeless. Dopo le presentazioni, i ragazzi si sono messi subito a lavoro. La signora Anna ci ha insegnato a fare le tortillas, lei è velocissima e bravissima e dopo qualche prova, ci ha promosso tutti!!! E poi abbiamo tagliato verdure, pulito patate, carote, cipolle e lavato piatti e pentole utilizzate per cucinare il riso e gli spaghetti, previsti nel menù di oggi.

Nel frattempo, il volontario Francesco che presta servizio nel Comedor ormai da diversi anni, ha preparato una bibita a base di grano e frutta, che ci ha gentilmente offerto e che i ragazzi hanno particolarmente apprezzato. Il tutto in un clima di condivisione e accoglienza sempre impeccabili. Appena finito di cucinare, la cuoca Mery ci ha raccontato la storia del Comedor che vive di donazioni e che, ad oggi, sfama circa 300 poveri al giorno; un vero punto di riferimento per Santa Ana. Mery ci ha raccontato con commozione anche alcune esperienze personali. Un giorno, un uomo molto magro, è entrato in mensa.

Vedendolo così gracile, gli hanno offerto subito cibo e acqua. Ma lui ha rifiutato, dicendo di aver già mangiato e di preoccuparsi di sfamare gli altri. Dopo pochi minuti l’uomo era praticamente sparito, nessuno l’ha più visto. Mery ci ha detto che le piace pensare che quell’episodio fosse, in realtà, il segno della presenza del Signore. I ragazzi hanno ascoltato questa storia con grande partecipazione ed empatia. Abbiamo parlato anche della Fondazione Francesca Rava, perché i volontari del Comedor ci hanno chiesto di raccontare l’esperienza del nostro Campus.

Dopo questo intenso scambio umano, i ragazzi hanno aiutato a preparare le porzioni. In pochi secondi i tavoli erano già tutti occupati da circa 100 persone che, entrando, ci hanno salutato con una dolcezza inenarrabile. I ragazzi hanno distribuito il pasto, preoccupandosi che non mancasse niente a nessuno Finito il pranzo, abbiamo aiutato a sparecchiare e pulire fino alle 13.00, l’orario previsto per il ritorno nella Casa NPH, dopo aver salutato con affetto e gratitudine Mery e tutti i volontari del Comedor. 

Una volta rientrati nella Casa, tutti alla Cancha per vivere un altro intenso pomeriggio di attività con i pequenos. E via tra partite di pallavolo calcio, giochi di squadra, basket. È una grandissima comitiva, i ragazzi sono perfettamente integrati e si divertono tanto. Lo dimostra il fatto che, dopo cena, sono stati subito invitati dai pequenos per un’altra partita di calcio, dalle 20 alle 21. Poi, tutti a letto! 

 

20 luglio

“Cari genitori, come di consueto eccoci qui per raccontarvi la nostra giornata. Stamattina i ragazzi hanno proseguito i lavori di tinteggiatura della Clinica della Casa NPH e di giardinaggio, piantando altri alberi ? Come sempre tantissimo impegno, nonostante il caldo. Ci tengono davvero molto a finire il compito assegnato e a volte bisogna insistere per fargli fare una pausa!

I lavori sono proseguiti fino a ora di pranzo. Poi tutti a mensa con i pequeños, che fanno gara per averci a tavola con loro e noi non vediamo l’ora! Nel pomeriggio siamo andati al grandissimo campo di calcio regolamentare, fiore all’occhiello della Casa NPH in cui si è svolta la tanto attesa partita della squadra della Casa, contro una locale. I ragazzi hanno preparato uno striscione, come gesto di affetto e vicinanza alla squadra NPH condividendo questo momento con tutti.

Dopo un pomeriggio sportivo, pronti per la cena in cancha. I ragazzi, come sempre, hanno mangiato in allegria con i pequeños. Sono diventati così amici che ormai vengono invitati dopo cena nelle loro Case, (in cui c’è sempre la Tia di riferimento), per chiacchierare e ballare fino alle 21 e poi tutti a letto.” 

19 luglio

“Oggi ci siamo divisi in due gruppi. Un primo gruppo è andato, con 10 pequeños dei primi anni della scuola superiore, al Comedor San Mateo, una mensa per poveri a Santa Ana, la seconda città del Salvador che dista circa 15 km dalla Casa NPH. Una volta al mese, i pequeños vanno a preparare il pasto e servono al tavolo in questa mensa, frequentata per lo più da homeless: NPH educa davvero tutti, a qualsiasi età, ad avere attenzione per gli altri e a restituire ciò che nella vita ci è stato donato. Arrivati al Comedor siamo stati accolti da Silvana, la responsabile della mensa, che ci ha offerto la colazione a base di caffellatte, tortillas e polpette di palmito fritte, e poi ci siamo messi al lavoro: abbiamo tagliato verdura in quantità, spezzettato il pane secco, imparato (o quasi) a preparare le tortillas. Abbiamo poi servito il pranzo: i ragazzi si passavano i piatti di mano in mano, un gesto davvero bello e significativo, a conclusione di una mattinata intensa, ma vissuta con grande spirito di condivisione.

Il gruppo rimasto nella Casa NPH, ha partecipato ad un entusiasmante laboratorio di carta pesta tenuto dalla Tia Veronika insieme ad alcuni ragazzi della Casa NPH. Abbiamo impastato e frullato carta e acqua, stesa successivamente su un setaccio. Una volta asciutta, servirà per realizzare bigliettini colorati, pergamene etc. Un vero e proprio workshop creativo, di cui i ragazzi sono stati molto entusiasti Appena finito, tutti dai pequeños. Un’ondata d’amore ci ha nuovamente travolti!!! Abbiamo trascorso con loro un momento di svago al parco giochi, durante la loro pausa dalle lezioni, immersi in mille giochi, sorrisi e teneri abbracci. I ragazzi sono sempre desiderosi di trascorrere il tempo con loro e questo è meraviglioso!

Dopo la pausa, abbiamo riaccompagnato i pequeños in aula ed abbiamo avuto modo di assistere ad una splendida lezione, tenuta dal maestro Andreas. Una prima parte si è svolta all’esterno delle aule. Il maestro ci ha fatto mettere tutti in cerchio, mano nella mano con i pequeños, a cantare una filastrocca deliziosa… E poi il cerchio è diventato un allegro trenino che ci ha riportato tutti a scuola a colorare insieme, fino a ora di pranzo.

Salutati i bambini, siamo andati in mensa per il pasto con i ragazzi della Casa. Ormai siamo davvero tutti amici, ci salutiamo chiamandoci per nome e questo da il senso di una incredibile accoglienza che ci fa sentire a casa ogni giorno di più ❤

Il pomeriggio lo abbiamo trascorso tra le mille attività della cancha, tra partite di calcio basket, balli e tanti giochi proposti dai nostri ragazzi che oggi hanno portato in dono braccialetti, bolle di sapone e frisbee. Insomma, puro divertimento!!!

Alle 18.00 arriva la cena, come sempre direttamente alla cancha, insieme a tutti i ragazzi della Casa NPH che stasera hanno organizzato una serata di benvenuto per noi volontari della Fondazione Francesca Rava. Un momento davvero emozionante…Subito dopo la preghiera di fine pasto, una folla di circa 150 ragazzi, pequeños, Tias e Tios (le persone che si prendono cura dei bambini), hanno intonato tanti auguri a Francesca e Beatrice, partecipanti al Campus, che sono state accompagnate al centro della sala, visibilmente sorprese e felici mentre alcuni ragazzi facevano il loro ingresso con 4 bellissime torte per festeggiare alla grande il loro compleanno! Ci siamo davvero commossi, perché ricevere tanto amore da persone conosciute da pochi giorni, è veramente un grande dono. Ma c’è stato anche il fuori programma…i ragazzi della Casa hanno sparso un bel po’ di torta sul viso delle due festeggiate perché da queste parti si dice che porti fortuna…

Ma soprattutto divertimento, perché i ragazzi erano tutti felici di questa grandissima festa. Un pensiero alle festeggiate anche da parte nostra, 2 anellini accompagnati da un biglietto scritto dai loro compagni di Campus. Una giornata da ricordare!

18 luglio

“Un’altra bellissima e intensa giornata nella Casa NPH è appena terminata. Tanto lavoro per i nostri ragazzi e tante emozioni! Subito dopo colazione, tutti pronti per iniziare i lavori di giardinaggio e di tinteggiatura della Clinica della Casa, ma non prima di aver cantato tanti auguri al nostro Federico, partecipante del Campus, che oggi ha compiuto 15 anni ??

I ragazzi si sono dati un gran da fare, nonostante il caldo hanno messo davvero anima e corpo per finire il compito assegnato, pitturando accuratamente i muri e facendo buche nella terra, per poi piantare degli alberi. Tanta fatica, ma che soddisfazione!!!

Finiti i lavori, pranzo con i pequeños della Casa, un momento tanto atteso dai ragazzi perché significa integrazione, amicizia e condivisione. Subito dopo mangiato, abbiamo allestito la sala, all’interno della Clinica in cui alloggiamo, per festeggiare Federico, festa a sorpresa per lui con palloncini colorati attorno al tavolo, 2 buonissime torte al cioccolato e succhi di frutta.

Gli altri ragazzi hanno scritto un bigliettino colorato di auguri, che ha accompagnato un piccolo dono fatto con il cuore, un braccialetto!!! Appena arrivato, Federico ha trovato i suoi nuovi amici, italiani e della Casa NPH e accolto da un grande applauso da tutti noi, ha spento le candeline, esprimendo il suo desiderio! Dopo i festeggiamenti, l’allenatore delle squadra di calcio femminile della Casa NPH ci ha invitato a giocare una partita con le nostre ragazze. Dopo aver intonato l’inno d’Italia e accompagnate dal tifo sfrenato dei ragazzi, si sono battute valorosamente! Però, lo ammettiamo…abbiamo perso 3 a 1 ma è sempre meraviglioso vedere e percepire questo incredibile senso di condivisione tra tutti i ragazzi. Dopo un pomeriggio di sport, amicizia e tante risate, abbiamo proseguito con la cena sempre in compagnia dei pequeños che ormai conosciamo e che vengono a chiamarci per mangiare e fare due chiacchiere. La preghiera dopo ogni pasto, sigilla questi incredibili momenti insieme e ci rende tutti ancora più uniti.” 

17 luglio

“Appena conclusa la bellissima prima giornata nel Campus NPH in El Salvador, piena di incontri. Subito dopo colazione, siamo andati a conoscere il team della Casa NPH che ci ha accolto con amore e che ha organizzato nei minimi dettagli questa straordinaria esperienza di volontariato: Carmina, visit coordinator, Olingo, direttore della Casa e pequeño, Tony, che coordinerà le attività di tinteggiatura e Karla, responsabile ufficio padrini.
Karla ha spiegato ai ragazzi che, grazie all’adozione a distanza, possiamo garantire a questi bambini una vita dignitosa, dando loro la possibilità di studiare, di essere curati e di vivere in un ambiente pieno d’amore, come in una vera famiglia.

Finita la riunione, siamo andati a vedere la scuola dei bambini e abbiamo trascorso un allegrissimo intervallo con loro al parco giochi, tra abbracci e sorrisi . Un’emozione grandissima vederli correre tra le nostre braccia, come se ci conoscessero da sempre ❤ E via… tra scivoli, altalena e girotondi, tanta gioia nei loro e nei nostri occhi. 
Dopo tante coccole ai piccoli, siamo andati a visitare la Casa Santa Maria, in cui vivono le ragazze, Casa San Josè, dei ragazzi e Casa de bebes, dei bimbi vedendo da vicino la loro vita nella quotidianità.

Il tour è proseguito con la visita alla Cappella San Salvador, costruita all’interno della Casa NPH, proprio per garantire ai bambini e ai ragazzi di seguire la messa in un luogo sicuro.

Finito il giro, siamo andati a pranzare nella mensa della Casa NPH con le ragazze un poì più grandi, che ci hanno raccontatodella loro vita, facendo tante domande sulla nostra esperienza di volontariato. Il pranzo inizia e finisce sempre con una preghiera, che crea un intenso momento di unione.

Finito il pranzo, siamo andati a vedere il CAI (Centro Assistenza Infantile). Qui i pequeños vengono seguiti dalle maestre in tante attività ludiche e formative. I ragazzi, ancora una volta, sono stati travolti dalla loro allegria e gioia di vivere. Hanno giocato, disegnato e cantato con loro.

Salutati i bimbi, siamo andati alla Cancha della Casa NPH (campo sportivo) dove abbiamo giocato a pallavolo con i ragazzi della Casa, in uno straordinario clima di integrazione, condivisione e amicizia. Sembrava fossimo amici da sempre!!! Il pomeriggio è stata davvero una festa. Non solo pallavolo, ma calcio, salto alla fune, tornei di ping pong, il tutto a base di musica. I ragazzi hanno interagito con tutti in maniera assolutamente incredibile e si sono proprio divertiti tantissimo.

La cena è stata servita direttamente alla cancha dove abbiamo mangiato con i pequenos e dopo cena, tutti in camera per una doccia ristoratrice e un veloce incontro con noi accompagnatrici.

Alla domanda sulle loro prime impressioni, all’unanimità hanno risposto: <<Ci siamo sentiti subito accolti da tutti, come se fossimo qui da sempre. E i bambini sono meravigliosi, ma domani possiamo giocare ancora con loro?>>”