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CAMPUS HONDURAS, AGOSTO 2019

 

 

Valentina e Valeria della Fondazione Francesca Rava sono nella Casa NPH Rancho Santa Fe in Honduras con un gruppo di partecipanti al Campus solidale. Ecco i racconti:

12 Agosto

L’ultimo giorno al Rancho è stato molto intenso: tutti siamo stati impegnati a fare la pizza per 400 persone.. qualcuno è stato anche dai vecchietti e a scuola con i Pequenos. Un saluto commovente a Raul, contadino e capo della fattoria del Rancho con cui i ragazzi hanno passato tanti bei momenti di lavoro e di condivisione.
Finalmente la sera mangiamo la pizza tutti insieme all’aperto! La serata trascorre con balli, canti, saluti e, per alcuni, facendo addormentare i piccolini di casa Suyapa, per l’ultima volta.
Tante emozioni. Un po’ di tristezza per l’imminente partenza.
La sera abbiamo cantato la canzone scritta dal gruppo per i 20 anni della Fondazione Francesca Rava! Siamo davvero felici del risultato e ormai ci siamo un po’ affezionati a questa canzone 🙂
Per finire un momento di condivisione e scambio di pensieri sul campus, sulla sintonia del gruppo, sull’esperienza, sulla situazione dell’Honduras e su NPH.
Questa mattina siamo partiti presto. Appena svegli i Pequenos sono passati a dirci Adios, li abbiamo accompagnati a scuola.. abbracci sorrisi e lacrime.. Chi ha voglia di partire?

11 Agosto

Oggi è stato un giorno speciale per il Rancho, perché era uno dei 4 giorni dell’anno dedicato alle visite famigliari. I bambini che hanno genitori e parenti hanno potuto trascorrere una giornata al Rancho con i propri parenti. Tutti gli altri bambini sono stati portati fuori dal Rancho, presso un Acquapark (nulla di nemmeno lontanamente simile ai nostri) vicino per trascorrere una giornata quanto più spensierata possibile con tutti i volontari e alcuni tios e tias. I volontari ci hanno raccontato che ieri sera i bambini erano super eccitati per “las visitas” e stasera probabilmente si sentiranno alcuni piangere per la delusione di non aver ricevuto nessuna visita.
Il gruppo si è diviso: alcuni sono andati con i bambini all’Acquapark, mentre altri hanno fatto una passeggiata conoscitiva del Rancho (la Posa, la diga e il cimitero), accompagnati da due ragazzi pequenos grandi, che stanno facendo l’anno di servizio. L’anno di servizio è un periodo di tempo che i ragazzi pequenos, dopo aver concluso il loro ciclo di studi, trascorrono al Rancho lavorando, ovvero restituendo quello che hanno ricevuto tramite il lavoro. Parlare con i ragazzi più grandi è altrettanto formativo, perché raccontano di una realtà, di cui altrimenti non avremmo conoscenza.

10 Agosto

Ieri mattina il gruppo si è dedicato al progetto speciale “landscaping”: abbiamo piantato vari fiori e alberi in parti differenti del Rancho. Seguendo la filosofia di Padre Wasson, la casa NPH è stata costruita prevedendo tanti spazi esterni per permettere il più possibile ai Pequenos di passare del tempo all’aria aperta. Inoltre, sempre negli insegnamenti di Padre Wasson, si ritrova l’idea di educare al bello: questa è un’importante arma contro la rassegnazione, è uno stimolo per fare bene le cose, per essere più felici, per spingerti a prenderti cura delle cose e per avere un atteggiamento più positivo.
Abbiamo quindi così contribuito in piccola parte a rendere il Rancho più bello.
Nel pomeriggio ci siamo preparati per la messa (ogni sabato alle 17), abbiamo cenato coi Pequeños e giocato con loro fino a quando non sono andati tutti a nanna. Sempre tante emozioni e un po’ di tristezza al pensiero che il campus sta per terminare.

9 Agosto

Questa mattina abbiamo visitato tutti insieme il Comedor Infantil di Talanga, una comunità molto povera che si trova a circa 30 minuti di macchina dal Rancho Santa Fè. A Talanga ci sono molti abitanti non istruiti, e un tasso altissimo di abbandono scolare; i genitori non avendo studiato non comprendono l’utilità della scuola. In Honduras la scuola dell’obbligo esiste e prevede che i ragazzi completino il percorso di studio fino al termine di quello che corrisponde alla nostra scuola superiore. Purtroppo non c’è controllo e nei fatti nessuno protesta se i ragazzi smettono andare a scuola.
Così un’associazione locale ha deciso di aprire questo spazio per i bambini e ragazzi, dove vengono a fare attività e i compiti. Mentre sono lì, gli viene dato il pranzo e una merenda, alleggerendo così i costi delle famiglie e dando loro un buon motivo per mandare i figli a scuola. Per rimanere di anno in anno la condizione è essere promossi, per cui non basta frequentare, bisogna anche impegnarsi. Dopo 8 anni dall’apertura, iniziano a vedersi i primi diplomi, un buon incoraggiamento per le donne che portano avanti il progetto.
NPH li sostiene, nel tentativo di aiutare le comunità circostanti a migliorare e svilupparsi. A ottenere migliori possibilità. Con lo stesso spirito con cui li accolgono alla clinica gratuitamente. Come può capitare di aiutarsi tra vicini. Per questo ci eravamo fermati prima e avevamo comprato un po’ di pollo e tortillas, molto apprezzati dai ragazzi. Al Comedor abbiamo giocato, guardato i quaderni, aiutato a fare i compiti e poi pranzato con i bambini. Molti di loro vengono da soli a piedi al Comedor, anche abitano molto lontano.
Il pomeriggio il gruppo che ieri è rimasto al Rancho si è recato a
Casa Los Angles, una casa che accoglie ragazzi e bambini gravemente disabili, spesso sia fiscihe che mentali. I ragazzi vanno dai 7 ai 30 anni, sono una decina/quindicina, assistiti amorevolmente da tias, volontari, cuoche e da Kenia, direttrice della Casa. Dopo aver provato a interagire con loro (ognuno con la propria sensibilità), li abbiamo aiutati a mangiare imboccandoli con attenzione e pazienza.

La sera, dopo esserci fermati ad acquistare pizza e Coca-Cola per tutti, siamo andati nella casa del bachillerato maschile, dove vivono i ragazzi tra i 15 ai 20 anni che sono usciti dal Rancho e che hanno deciso di proseguire gli studi prima di entrare all’università. In tutto i ragazzi che vivono lì ora sono quasi una trentina, di cui ben 8 con disabilità. Questi ultimi per quanto riguarda la scuola seguono un programma speciale. Dopo i primi momenti di timidezza, i ragazzi si sono sciolti, terminando la bella serata con balli e canti insieme a noi.

8 Agosto

Come sempre la mattinata è stata dedicata alle diverse attività. I ragazzi ormai conoscono il Rancho molto bene e sfruttano autonomamente tutte le opportunità per interagire anche con i volontari e lo staff locale.
Nel pomeriggio metà del gruppo si è recato a Casa Angeles, la casa dei ragazzi speciali con disabilità importanti. Un progetto di N.P.H. mirato a dare una famiglia e affetto a questi ragazzi che altrimenti non potrebbero vivere in autonomia. L’impatto è stato forte ed ognuno ha reagito secondo la propria sensibilità, accettando una sfida personale. Matthew, il nostro coordinatore, ci ha detto che a breve questi ragazzi saranno spostati in un’altra struttura per consentire l’ammodernamento dell’attuale casa secondo un progetto stilato da un volontario architetto. I lavori dureranno 5 mesi e poi i ragazzi speciali potranno tornare alla loro casa che sarà ancor più bella e rispondente alle loro particolari esigenze.
Successivamente, ci siamo recati nella casa vicina dove abitano le ragazze che frequentano il “bachelorato”, ovvero le scuole superiori. Abbiamo acquistato la pizza per mangiare tutti insieme, chiacchierando, facendo amicizia e anche ballando.
L’altra metà del gruppo è rimasta al Rancho a giocare con i bambini di Casa Suyapa (quelli più piccolini) e di casa Buen Pastor (la casa dei maschietti a partire dagli 8 anni).
Domani i gruppi si invertiranno così da dare a tutti la possibilità di vivere questa importante giornata.

 

7 Agosto

Oggi giornata di lavoro con i ragazzi impegnati nelle diverse attività e nel pomeriggio abbiamo ascoltato Reinhart il fondatore e la memoria storica della casa N.P.H. in Honduras, che ci ha raccontato di come e perché Padre Wasson abbia voluto dare ai bambini una famiglia e una casa, fondando N.P.H..

Oltre a parlarci del passato, ci ha anche parlato dell’attuale evoluzione, dei progetti per le comunità vicine, della necessaria collaborazione, non sempre facile, con il governo e alcuni dati critici: due terzi della popolazione honduregna vive sotto la soglia di povertà e le famiglie, pur essendo l’istruzione gratuita, spesso non mandano i propri figli a scuola, perché non hanno i soldi per i trasporti.

Tutto ciò che la famiglia N.P.H. è oggi è anche grazie al sostegno dei padrini e delle madrine che adottano a distanza. Non è solo il supporto economico, ma soprattutto la gioia per i bambini di ricevere affetto tramite letterine, cartoline, foto e visite. Un piccolo pensiero da lontano, ma una grande emozione per i pequeños.

Tutti i ragazzi hanno ascoltato con grande attenzione la presentazione che ha dato a tutti importanti spunti di interesse.

 

6 Agosto

Oggi oltre agli ormai quotidiani lavori nella fattoria, nell’ orto e nella cucina ieri si sono aggiunte due nuove attività: aiutare durante le ore di lezione nella scuola e passare del tempo con i ragazzi disabili. La scuola c si trova all’ interno di N.P.H e segue il metodo Montessori. Ciò permette ai ragazzi di seguire e sviluppare i propri talenti, quello per cui più sono portati.

Sempre all’interno di N.P.H., ci sono due case disabili, una per le femmine e una per i maschi.

Il pomeriggio è piovuto molto, sul tardi siamo stati alla Casa El Buen Pastor, la casa in cui dormono tutti i maschi, divisi, a loro volta, in sei casette. Abbiamo giocato e mangiato con loro, restando con i Pequenos anche dopo cena. Anche ieri risate ed emozioni non sono mancate.

5 Agosto

Oggi abbiamo avuto un’altra giornata di lavoro in cui i ragazzi si sono impegnati nelle diverse postazioni: orto, fattoria, casa Eva (anziani) e la cucina. Per quest’ultima alcuni hanno partecipato alla produzione del formaggio e del pane.

Sfortunatamente nel pomeriggio c’è stata una violenta pioggia e quindi siamo usciti più tardi e siamo poi andati a mangiare con le ragazze più grandicelle della casa Talita Kumi e abbiamo ballato zumba.

A completamento della giornata alcuni sono andati nelle case dei più piccoli per addormentarli. Un momento magico, di grande tenerezza.

 

 

4 Agosto

La domenica di regola i volontari non lavorano qui al Rancho, quindi stamattina abbiamo lasciato i ragazzi liberi di scegliere se riposare un po’ di più o se andare a dare una mano a Raul, il ragazzo che si occupa della fattoria e dell’orto.  Molti  hanno liberamente scelto di andare a lavorare!

Le ultime due ore della mattina le abbiamo dedicate a sviluppare un progetto per festeggiare (l’anno prossimo) i 20 anni della Fondazione Francesca Rava. È un progetto a cui si sono dedicati i partecipanti a tutti i campus in partenza quest’estate e anche noi ci stiamo dedicando del tempo, daremo il nostro meglio.

È stato un bel momento perché ha permesso ai ragazzi di conoscere un po’ di più i progetti che la Fondazione ha portato avanti negli anni. I ragazzi, tutti insieme hanno pensato, discusso, si sono confrontati e, con creatività, hanno trovato delle buone idee. È stato quindi un bel momento di aggregazione, di riflessione, e, perché no, di divertimento.

Il pomeriggio l’abbiamo passato come sempre con i bambini.

Essendo domenica pomeriggio i pequenos non sono più divisi per casette, ma, qualsiasi sia la loro età, si ritrovano tutti in uno spazio comune, per giocare tutti insieme a calcio e per fare i più svariati giochi con i vostri ragazzi.

Tra braccialetti di perline, frisbee, calcio, “bandiera”, “strega comanda color”, il tempo è volato!

I Pequeños sono instancabili, ma anche i volontari si sono spesi giocando fino all’ ora di cena.

3 Agosto

“Stamattina dopo aver fatto tutti insieme la colazione, ci siamo divisi in 3 gruppi per iniziare, alle 8, le varie attività previste per questa mattina: alcuni hanno lavorato nell’ orto(raccolto la yuca, zappato, vangato, preparato la terra per poter piantare nuove piantine), chi in cucina (selezionato i fagioli, rotto le uova, tagliato varie verdure) e chi si è recato a casa Eva a far compagnia agli anziani (al momento ce ne sono 7: abbiamo fatto loro compagnia chiacchierando, pitturando e giocando con loro a bingo).

Nessun volontario si è risparmiato, hanno lavorato molto, anche oltre l’orario previsto, pur di vedere il lavoro finito!

Sono sempre tutti propositivi e hanno sin da subito messo in gioco se stessi al 100%.

Il gruppo è davvero molto affiatato. Siamo proprio orgogliose !

Oggi pomeriggio ci siamo preparati per la messa del sabato: una messa molto partecipata, quasi una festa! tutti i Pequenos sono vestiti eleganti, si canta, quando si scambia il segno di pace ci si abbraccia.. è un’esperienza particolare assistere alla loro messa. È stato un momento molto bello ed emozionante!

La sera, dopo cena, c’è stato un evento culturale, tutti i ragazzi di tutte le età si sono esibiti in spettacoli di ballo. Bravissimi!

La serata si è conclusa ctra balli e canti con tutti i pequenos. È incredibile vedere i legami che si sono creati in così pochi giorni!

 

1 Agosto

“Oggi è il primo giorno di Campus e prima di arrivare al Rancho Santa Fe, la Casa NPH in Honduras, siamo andati a fare la spesa per le nostre prossime colazioni. Una volta arrivati al Rancho, ci siamo sistemati nelle camere e, nonostante si fosse già fatto tardi, i ragazzi, entusiasti di essere finalmente qui, sono andati subito a giocare con i pequeños.
Per cena, divisi in gruppetti, ci siamo recati nelle varie casette in cui dormono i bambini. La loro allegria ci ha fatto rimanere dopo cena per qualche gioco ancora con i bimbi… infine, abbiamo festeggiato Jennifer, partecipante al campus, che proprio oggi compiva gli anni! Una torta un po’ particolare, pane e nutella 🙂
Per oggi è tutto, qui sono solo le 22.30 ma siamo già tutti a dormire perché molto stanchi. Domani sveglia presto, colazione e poi subito a visitare la Casa NPH (è davvero molto grande!).
Inizieremo poi i lavori nel’ orto/ il giardinaggio/la cucina, divisi in gruppetti.”