Vai all'archivio

CAMPUS EL SALVADOR, LUGLIO 2019

Anche quest’anno abbiamo la gioia di organizzare un nuovo campus nella Casa NPH in El Salvador. Ad accompagnare un gruppo di giovanissimi partecipanti ci sono Monica e Costanza della Fondazione.

13 luglio

Ultima giornata nella Casa per il nostro bellissimo gruppo. Costanza ed io siamo molto orgogliose dei ragazzi: anche chi è partito con qualche dubbio, magari spinto più da voi genitori che per scelta personale, dopo aver conosciuto i Pequeños, aver vissuto a stretto contatto con loro, aver conosciuto le loro storie e raccolto le loro confidenze, si è trasformato ed è riuscito a vivere nel modo migliore questa esperienza che crediamo rimarrà nel cuore di tutti. 
Oggi è stata una giornata strana: da una parte l’irrefrenabile desiderio di vivere ogni istante, dall’altra il legittimo desiderio di riabbracciare i propri cari. Per tutto il giorno i soliti sorrisi smaglianti si sono alternati a momenti di tristezza sincera che fino ad oggi non avevamo visto. È difficile abbandonare questa nostra famiglia, certo c’è sempre la speranza e il desiderio di ritornare come molti hanno già preannunciato (mi raccomando le iscrizioni partono a ottobre, stay tuned ), ma il solo pensiero di non sentire più i loro saluti, di non vedere più i loro sorrisi, di non avere più i loro abbracci, spezza davvero il cuore. 
E credetemi vale anche per me; Costanza rimarrà qui per tutto il mese e aiuterà le due accompagnatrici che arriveranno con il prossimo gruppo. 
Essendo sabato, oggi niente scuola e i ritmi sono un pochino più lenti, anche i Pequeños hanno dormito di più, normalmente già alle 5 del mattino nella Casa c’è molto movimento. 
Abbiamo seguito il laboratorio di cucito ma alcuni ragazzi hanno preferito dare una mano ai Pequeños nella pulizia degli spazi comuni armati di foglie di palma secche che sostituiscono le scope negli spazi esterni. 
Oggi abbiamo avuto un assistente d’eccezione per scattare le foto e registrare i video, un dolcissimo Pequeño di 17 anni che vuole studiare comunicazione e fotografia. Ha un passato difficile, la mamma è in carcere e non gli è permesso vederla a causa di una nuova legge; ha quattro fratelli che non vogliono avere niente a che fare con lui. Quando era piccolo desiderava frequentare la scuola ma veniva costretto ad andare a vendere frutta e verdura, gli era concessa la scuola solo se portava a casa abbastanza soldi, altrimenti veniva picchiato e chiuso in casa. Costanza ed io abbiamo deciso di lasciare i ragazzi più liberi in questa giornata di modo che ognuno possa trascorrere più tempo possibile con i ragazzi e ragazze della Casa. 
Ci siamo ritrovati tutti insieme per il pranzo al comedor e, dopo un po’ di riposo, tutti in cucina!
Oggi gli Chef siamo stati noi! Per l’ultima serata insieme abbiamo preparato hamburger per tutti, tutti in cucina, una lunga e divertita catena di montaggio per preparare questa ultima cena con i Pequeños. 
Un’ultima bellissima cena la nostra, difficile descrivere l’atmosfera, l’emozione è troppa per trovare le parole giuste. E poi balli scatenati a suon di musica latina e per un paio d’ore la tristezza è ritornata allegria. 
Domani è giornata di visite per i Pequeños, alcuni, pochi, riceveranno la visita dei parenti. Per tutti gli altri ci saremo noi.

12 luglio

La nostra esperienza nella Casa N.P.H. in El Salvador ci ha regalato anche oggi una meravigliosa giornata. 
È stato il giorno della gita al mare, sembrava una gita di classe, una classe speciale formata dai ragazzi e da tanti Pequeños che stanno facendo l’anno di servizio. Siamo partiti presto, la spiaggia di Costa Azul, la nostra meta, è piuttosto distante dalla casa, circa 1 ora e mezza. La strada che dalla Casa porta all’arteria principale è alquanto dissestata e, come sempre, l’autista del bus si è dovuto fermare per inserire sotto le ruote delle tavolette di legno per permettere al bus di passare indenne un tratto particolarmente difficoltoso: ormai siamo abituati e quando accade siamo sempre tutti molto partecipi, pronti ad applaudire per la buona riuscita dell’operazione. Anche l’autista è ormai uno di noi, così come lo sono le persone dello staff della Casa. Come abbiamo detto più volte, una grande famiglia molto unita e complice. 
Arrivati alla spiaggia siamo rimasti senza fiato: una lunga distesa di sabbia scura di origine vulcanica (non lontano da qui si trovano i due vulcano di cui vi abbiamo parlato in precedenza),  il mare blu e le alte onde del Pacifico. La Casa N.P.H. ha preso in affitto per tutta la giornata un piccolo Rancho sulla spiaggia con piscina e messo a disposizione per la sicurezza dei ragazzi due bagnini professionisti della Croce Rossa. 
Giusto il tempo di abbandonare gli zaini nelle stanze a noi riservate e via subito in acqua sotto gli occhi vigili dei bagnini. Qui il mare è piuttosto mosso, le onde sono alte ed è necessario stare attenti alla risacca e alle correnti che in un attimo ti portano via.

Mentre Il maestro Tony cucinava carne e chorizo alla griglia, i ragazzi hanno fatto un salto in piscina per prepararsi al pranzo. Quella fra i nostri ragazzi e i Pequeños è un’amicizia recente ma lo stretto contatto quotidiano e lo scopo per cui siamo venuti qui hanno di fatto eliminato i normali tempi ci conoscenza. Che bello, che serenità, per noi, per lo staff della Casa che ci ha accompagnato ma soprattutto per i Pequeños che grazie alle vostre donazioni hanno potuto vivere una splendida giornata, una giornata diversa da quelle a cui sono abituati fatte di studio, di lavoro, di impegno, di regole da rispettare. A loro viene richiesto molto in termini di impegno, ma non è niente in confronto a quello che N.P.H. dà loro: un futuro. 
Prima di ritornare alla Casa abbiamo salutato Carmina, la visitor Coordinator, e Tania, la responsabile delle adozioni a distanza: domani è sabato e loro non saranno alla Casa. Hanno fatto l’impossibile per farci sentire a nostro agio e ci hanno coccolato in modo semplice ma affettuoso. La promessa condivisa è di rivederci presto!
Una volta arrivati dopo un viaggio lungo e travagliato (il bus che ci trasportava ha avuto un problema tecnico e ad un certo punto abbiamo dovuto cambiare mezzo) una cena veloce chi al comedor chi in camera, ancora due chiacchiere con i Pequeños che stasera, essendo venerdì, avevano libera uscita fino alle 21 e poi a nanna, stanchi ma felici.

11 luglio

Anche la giornata di oggi è trascorsa serenamente nella Casa N.P.H. El Salvador! Oggi, come giovedì scorso, è stata organizzata l’uscita al Comedor San Mateo (mensa dei poveri) a Santa Ana. I ragazzi che settimana scorsa non sono andati, sono andati questa mattina, insieme a Monica. Gli altri sono rimasti nella Casa per svolgere, come di consueto, i lavori mattutini. Le attività di questa mattina riguardavano solo 3 ambiti: il Comedor, la Cucina e i Giardini. Purtroppo non è stato possibile andare a scuola perchè molti dei bambini e ragazzi oggi erano in gita! 
Nel Comedor hanno lavorato 4 ragazze, Giulia 1, Ines, Margherita e Beatrice. Hanno spostato tavoli e panche, potendo così pulire tutta la stanza, hanno poi lavato i piatti e spazzato all’esterno del Comedor. Ovviamente sempre con l’aiuto dei nostri Amici Pequeños, Carlos e Felipe! In Cucina hanno aiutato 3 ragazzi, Tancredi, Alessandra e Lorenzo, che hanno pulito i fagioli e hanno aiutato le meravigliose cuoche. In Giardino, invece, Martina, Filippo e Nicolò hanno aiutato Jonathan a scavare e a togliere la terra all’entrata della Casa, per poter allargare il muretto. La mattinata si è poi conclusa con il pranzo a base di riso, pesce e verdure.

10 luglio

Oggi è stata una giornata speciale, una nuova esperienza ricca di emozioni per tutti i ragazzi.
I ragazzi sono andati nell’ospizio maschile San José di Santa Ana dove vengono ospitati circa 23 anziani signori. 
Qui prestano servizio come volontari i Pequeños più grandi che vengono a portare doni, servire i pasti e a trascorrere un po’ di tempo con gli ospiti dell’ ”asilo”. I ragazzi si sono dimostrati fin da subito estremamente disponibili e proattivi: con sensibilità e delicatezza si sono presentati ai presenti, stringendo loro la mano con sincero entusiasmo. Hanno iniziato a chiacchierare, a coinvolgere gli anziani in giochi di società, sono stati disponibili ad ascoltare le canzoni di uno e i racconti dell’altro. Il mitico signor Alfonso seduto su un’amaca ha conquistato tutti con la sua simpatia e il suo inglese stentato. Commovente vedere i ragazzi prendere sotto braccio una persona e accompagnarla nel suo cammino, divertente vederli fare un selfie con altri, struggente assistere alla distribuzione di lettere scritte apposta per i ragazzi da un tenero nonnino con il cappello. Hanno condiviso con loro una merenda e distribuito una quantità infinita di sorrisi. È stato un onore conoscerli e visti gli abbracci affettuosi al momento dei saluti, crediamo che queste persone siano riuscite a trasmettere un insegnamento importante ai  ragazzi. 
Dopo i saluti, un salto veloce al supermercato e il ritorno alla Casa, dove li aspettava il pranzo al comedor. 

9 luglio

La giornata odierna è iniziata presto in Salvador! Ancora una volta, tutti pronti alle 8 per iniziare i lavori nella Casa. 
Margherita e Luigi si sono dedicati al taglio dei cetrioli e pomodori in cucina assistiti dalle cuoche di casa. 
Oggi gli addetti al campo sono stati Caroline, Francesca, Tancredi, Sofia e Martina: il loro compito è stato quello di concimare le piantine di mais in crescita. Hanno fatto un ottimo lavoro così come chi li ha preceduti, quest’anno il raccolto sarà eccezionale!
Sveva, Alberta e Beatrice hanno accudito i bambini più piccoli mentre Mirella, Nicolò, Ines, Nina, Chiara, Giulia 1 e Vittoria hanno lavorato al comedor: pulizia degli spazi interni ed esterni e consegna del pranzo ai piccoli scolari. Tutti gli altri (Giulia 2, Alessandra, Lorenzo, Giorgio, Cecilia e Filippo) hanno ripulito i giardini della Casa: è impressionante la quantità di foglie secche che si accumula ogni giorno! La Casa è immersa nel verde e ha bellissimi giardini, ma è enorme il lavoro quotidiano per mantenere tutto pulito e in ordine.
Il pomeriggio è stato caratterizzato invece da un’attività fuori programma: su suggerimento di Catherine, la responsabile adozioni a distanza della nostra sede di Milano, abbiamo chiesto ai responsabili locali se fosse possibile organizzare un incontro con i Pequeños che, usciti dalla Casa, frequentano l’università di Santa Ana e visitare con loro il centro della città e la Casa degli Studenti in cui abitano. Prontamente e ancora una volta, la Visitor Coordinator Carmina si è messa all’opera e ha dato modo di vivere l’ennesima splendida esperienza. 
Arrivati a Santa Ana e dopo aver conosciuto gli studenti universitari e visitato la Casa dove alloggiano le ragazze (ragazzi e ragazze vivono in due case diverse), gli studenti stessi hanno accompagnato i ragazzi in centro città a pochi passi dalla loro residenza per visitare la Cattedrale e i dintorni. Hanno assaggiato il cibo di strada tipico, ammirato le bellezze che la città offre ma soprattutto per conosciuto e fatto amicizia con le guide molto, molto speciali. Sono stati disponibilissimi e pazienti, hanno risposto a tutte le domande e curiosità e, giusto il tempo di mangiare del platano fritto per strada, erano già nate nuove amicizie. Vi sembrerà incredibile ma è proprio così. I ragazzi hanno capito il senso di questi incontri, di queste conoscenze, hanno imparato ad interagire più facilmente e ad essere aperti verso gli altri. Ritornati nella Casa degli Studenti, in un contesto delizioso e in clima meravigliosamente armonioso, c’è stata una cena a base di piazza e Coca Cola: certo, la pizza italiana è un’altra cosa, ma l’atmosfera era così allegra, complice, divertente che nessuno ha avuto niente da ridire sulla pizza all’ananas…
Terminata la cena, dopo la classica foto di gruppo, tantissimi abbracci sentitamente affettuosi per salutarsi e la promessa di rivederci, tutti sono tornati alla Casa con il cuore pieno di gioia per aver vissuto un’altra grande esperienza formativa.

8 luglio

Una nuova settimana è iniziata nella Casa N.P.H. El Salvador!

Questa mattina i ragazzi si sono cimentati in diverse attività lavorative. Un gruppo di ragazze armate di rastrello ha lavorato nei giardini della Casa, insieme ad alcuni Pequeños, ammucchiando foglie e pulendo le aiuole. Un altro gruppo ha sistemato tutto il Comedor, pulendo i tavoli e le panche, pronti per essere usati durante il pranzo. Altri ragazzi sono andati nel campo a seminare i chicchi di mais e a concimare le piantine già cresciute. Due ragazzi hanno lavorato in cucina, lavando i piatti e preparando le tortillas. Tre ragazze sono andate a scuola e hanno affiancato le maestre nelle diverse attività della giornata: è molto affascinante vedere la dedizione, l’impegno e la pazienza degli insegnanti.

Dopo questa mattinata molto intensa e impegnativa i ragazzi si sono riuniti nel Comedor per pranzare insieme ai nostri amici Pequeños: carne, riso e tortillas. 

Nel pomeriggio c’è stata una partita di calcio organizzata dai ragazzi più grandi. È stato molto bello vedere i ragazzi mischiarsi nelle squadre insieme ai Pequeños.

Dopo la partita cena conviviale al comedor: le amicizie sono ogni giorno più salde e talvolta è difficile decidere con quali Pequeños sedersi per non scontentare nessuno.

7 luglio

“Nel pomeriggio c’è stata una fortissima pioggia tropicale e, come sempre avviene in questi casi, è mancata la connessione.
La domenica é stata molto intensa al mattino, più rilassante al pomeriggio: in fondo anche nella Casa i ritmi durante il fine settimana rallentano un pochino. In mattinata i ragazzi hanno portato a termine uno dei progetti che vengono portati avanti durante i campus.
Approfittando dell’assenza dei piccoli bimbi accolti al CAI (Centro Assistenza Infantile), che durante il fine settimana rimangono nelle loro famiglie, i ragazzi hanno tinteggiato di azzurro i muri interni della struttura precedentemente blu. Armati di pennelli e vernice, i baldi imbianchini hanno cambiato il colore delle colonne e della parte centrale dell’edificio senza perdere l’occasione di farsi scherzi l’un l’altro e terminare il lavoro colorati come dei Puffi.
Ripuliti i pavimenti dalla pittura caduta per terra, una meritata doccia li ha fatti tornare al loro colore naturale.
Il pranzo della domenica è stato diverso dal solito: maschi e femmine divisi ognuno nel giardino delle rispettive case (gli alloggi dei Pequeños sono divisi in base al sesso): convivialità, amicizia, chiacchiere e sorrisi, proprio come un pranzo della domenica in famiglia. Ormai le amicizie sono più solide ed è bello vedere come il pranzo viene vissuto come un prezioso momento per stare insieme, i ragazzi che cercano i Pequeños ai quali si sono più affezionati e viceversa.
Il pomeriggio è stato più rilassante, una lunga pausa ha ridato le forze ai ragazzi che si sono ritrovati poi a metà pomeriggio nella cancha per un altro momento conviviale molto atteso.
Poco dopo aver incontrato i Pequeños nella cancha è arrivata la tempesta tropicale. Ma ciò non è bastato a frenare l’entusiasmo dei ragazzi che hanno improvvisato giochi e chiacchiere insieme ai Pequeños sotto la grande tettoia della Cancha. È stato un bel momento perchè ha permesso a tutti di stare maggiormente a contatto gli uni con gli altri e di scambiarsi due chiacchiere, formando, inevitabilmente, nuove amicizie! Il temporale ha dato una tregua nel momento della cena, a base di platanos fritti, crema di fagioli, crema di formaggio e le fantastiche tortillas! Dopo la cena e dopo un brave incontro con i ragazzi ognuno si è diretto nel proprio cuarto (camera da letto), pronti per iniziare, domani, una nuova settimana in compagnia Pequeños!

6 luglio

Una nuova giornata è trascorsa nella Casa N.P.H. in El Salvador. Oggi è sabato e nella Casa manca la presenza dei bambini più piccoli, la maggior parte di loro (quelli che nella Casa N.P.H. vengono solo per andare a scuola) rimane a casa, in famiglia perché durante il fine settimana non c’è lezione. Non per questo la giornata è stata meno entusiasmante.

La giornata è iniziata presto con la Santa Messa: indipendentemente dal loro credo, tutti i ragazzi si sono presentati all’appuntamento, segno di grande rispetto per la Casa e i suoi abitanti. 

La Santa Messa è un momento importante per tutti i Pequeños non solo perché sono molto credenti ma anche perché è per loro l’occasione di indossare abiti più eleganti del solito e anche i ragazzi si sono adeguati. La Messa è stata animata dal coro della Casa N.P.H., coro molto apprezzato tanto da essere spesso invitato con i suoi musicisti a esibirsi durante le celebrazioni più importanti nella Cattedrale di Santa Ana e in altre occasioni ufficiali.

Il sabato è proseguito con i laboratori, ed é qui che viene il bello! A disposizione dei ragazzi e dei Pequeños, che insieme hanno lavorato, pasticceria, cucito, ballo e canto. Chi ha scelto di frequentare la pasticceria ha preparato deliziosi dolci con i Pequeños e con la supervisione della Maestra. Ma la vera sorpresa é stato il laboratorio di cucito dove si sono scoperti veri e propri talenti.

Dopo il pranzo con i Pequeños i ragazzi hanno avuto un po’ di pausa.

Poi tutti alla cancha per altri momenti divertenti con gli amici della Casa: ballo, calcio, basket, ping pong e tanto altro ancora in un clima meravigliosamente sereno, complice, amichevole, conviviale.

La giornata é terminata con la consueta cena conviviale tutti insieme nella cancha e poi ancora qualche chiacchiera.

5 luglio

Oggi splendida gita al vulcano! le gite organizzate durante i Campus non sono semplicemente visite turistiche, ma sono mirate a far trascorre una giornata diversa ai Pequeños, che altrimenti non avrebbero la possibilità di farla. 

La gita di oggi è stata infatti dedicata ai ragazzi e ragazze che stanno facendo i due anni di servizio (nelle altre Case l’anno di servizio è uno solo: dopo il diploma tutti i Pequeños dedicano un periodo di tempo alla Casa nella quale sono vissuti e cresciuti. Un modo per ringraziare N.P.H. Di tutto quello che hanno ricevuto negli anni e per “traghettarli” verso una vita in autonomia) Meta della gita: il Vulcano ltamatepec nel Parque Nacional Los Volcanos. Nel tragitto breve sosta per ammirare lo splendido lago di origine vulcanica Coatepeque.  Arrivati nel bellissimo parco nazionale, dopo una colazione immersi nella meravigliosa natura di un verde difficile da descrivere, è iniziata la faticosa salita. Tra panorami mozzafiato e la continua vista dell’adiacente vulcano Izalco, le cui frequenti frequenti eruzioni lo hanno reso una sorta di faro notturno per le navi tanto da essere noto come “El Faro”, il gruppo è arrivato a ben 2.300 metri di altezza! Una lunga camminata, tanta fatica ma tutti i ragazzi hanno retto bene!

Uno spettacolo sorprendente e inaspettato: un meraviglioso lago di zolfo color verde smeraldo racchiuso nella bocca del vulcano. Hanno raccontato che prima dell’ultima eruzione era possibile scendere fino al lago e nuotarci dentro facendo un bagno di zolfo utilissimo per la pelle. È stato un momento emozionante vissuto in amicizia e complicità dai ragazzi e dai Pequeños che non hanno esitato a farsi foto insieme ed ammirare entusiasti la splendida vista. Un’oretta di sosta, qualche chiacchiera, l’acquisto di un ottimo ghiacciolo e poi tutti sulla strada del ritorno.

Arrivati alla base era il momento del pranzo: riso, pollo fritto, ananas, Coca Cola per tutti.

Prima di ripartire i ragazzi hanno improvvisato un gioco: il rollercate, fra risate generali, buffe cadute e tanta complicità. Tornati alla Casa, una cena veloce per chi non era troppo stanco e subito a letto con il pensiero di questa bellissima giornata vissuta in famiglia: perché è così che ci si sente stando qui.

4 luglio

Una nuova intensa giornata al campus in El Salvador è trascorsa.

Oggi il gruppo si è diviso in due: Costanza ha accompagnato una parte dei ragazzi al comedor San Mateo insieme a Frances, una delle responsabili di N.P.H. UK.

Il Comedor San Mateo (mensa dei poveri) si trova a Santa Ana ed è un punto di riferimento per moltissime famiglie, anziani, ragazzi e bambini che non possono permettersi di consumare un pasto completo tutti i giorni. Il Comedor è nato da un progetto della comunità cattolica della zona, che tutti i giovedì e tutti i sabati distribuisce pasti abbondanti, accompagnati da bevande come la Orchata (bevanda rinfrescante fatta con acqua, zucchero, cannella, vaniglia e riso tritato) o frullati di frutta. Prima e dopo ogni pasto vengono distribuite pile di vestiti usati di diverse taglie che qualche donatore lascia per coloro che ne hanno più bisogno.

I ragazzi sono stati suddivisi in 2 gruppi: un gruppo di 8 si è reso disponibile ad aiutare in cucina, tagliando le verdure, preparando le tortillas, mescolando la pasta e lavando i piatti. Altri 5 si sono occupati di separare i vestiti usati per genere ed età e piegarli riponendoli su un tavolo, pronti per essere distribuiti.

Il momento più bello è stato vedere i ragazzi all’opera quando il Comedor ha iniziato a popolarsi: hanno servito ai tavoli entrando in contatto con le persone che erano sedute.

Ci sono stati scambi di sorrisi e saluti che hanno abbattuto i pregiudizi e le barriere che, purtroppo, spesso nascono quando la persona che hai davanti vive in strada o mendica. Nessuno ha giudicato, ma ognuno ha apportato valore rendendo questa giornata molto positiva e piacevole soprattutto per le persone che tutte le settimane, volontariamente, danno una mano e per tutti quelli che sono venuti a mangiare e a prendere i vestiti.

 

Gli altri ragazzi sono rimasti nella casa con Monica e sono stati suddivisi per i lavori nella struttura. Le addette alla cucina hanno pulito i vetri delle finestre, preparato polpette per il pranzo e imparato a fare tortillas!

Un’altra squadra si è dedicata alla scuola, all’assistenza ai bambini e pulizia degli spazi esterni. Un paio di ragazzi si sono occupati dei giardini e l’ultimo gruppetto ha lavorato intensamente nel campo.

Una piccola pausa per riposarsi e poi di nuovo in pista: il gruppo si è riunito per pranzare con i Pequeños e sono poi iniziate le attività pomeridiane.

Beatrice e Francesca hanno abbracciato i  3 ragazzi adottati a distanza e consegnato loro i regali tanto graditi. Anche Cecilia ha incontrato il suo figlioccio, felicissimo di ricevere le scarpe tanto desiderate.

C’è tanta gratitudine da parte di questi Pequeños, che grazie all’adozione a distanza possono sperare in un futuro migliore.

Prima della consueta cena conviviale e la riunione di gruppo che concludono la giornata, tutti alla cancha per partite di basket, di calcio e, a sorpresa, lezione di ballo con la classica e coinvolgente musica latina.

3 luglio

Splendida giornata di sole in El Salvador e, come potete immaginare anche molto, molto calda. I ragazzi si sono riposati, il gruppo si sta integrando sempre di più e, nonostante siano arrivati da un giorno solo, si sono già perfettamente ambientati! Merito soprattutto dello staff della Casa e dei bambini e ragazzi che la abitano: hanno accolto i ragazzi come persone di famiglia, sono così disponibili ed affettuosi. I ragazzi possono apprendere molto dallo stretto contatto con una realtà così lontana dalla loro ma estremamente positiva, autentica, con valori veri e ben radicati, con un’apertura verso gli altri impareggiabile, uno spirito d’accoglienza unico.

Attività principale della giornata è stato proprio il lavoro: i ragazzi sono stati suddivisi in gruppi (la prossima volta i ruoli si scambieranno in modo da dare a tutti la possibilità di vivere esperienze diverse).

Un gruppo si è dedicato al lavoro in cucina, un altro al comedor, la sala da pranzo, un altro alla rastrellatura e pulizia dei giardini.

Un piccolo gruppo si è dedicato alla scuola: pulizie e compagnia ai bambini durante le loro attività. L’ultimo gruppo ha invece lavorato nei campi di mais: una parte dei terreni necessitava di essere seminata e così, sotto un sole particolarmente caldo, i ragazzi hanno aiutato il personale locale in questa importante attività per la Casa che mira alla sostenibilità e all’ autosufficienza.

Per chi ha terminato prima il proprio lavoro, c’è stato spazio per dedicarsi ai bambini del Day Care Center, dove ogni giorno vengono ospitati 64 bimbi molto bisognosi dai 2 agli 8 anni. Questi bambini provengono da famiglie troppo povere per poterli nutrire e curare quando sono malati. Spesso hanno un solo genitore che, per cercarsi qualcosa per sopravvivere, deve lasciarli soli esposti ai pericoli della vita di strada.

I ragazzi hanno retto bene alla fatica, non si sono lamentati e dopo il pranzo ristoratore e un pochino di pausa si sono dedicati ai Pequeños con giochi, chiacchiere, conoscenza e l’immancabile partita di calcio.

Prima di cena i ragazzi con grande intraprendenza hanno avuto l’idea di improvvisare una “battaglia” a gavettoni con i Pequeños: iniziata un po’ in sordina ha poi coinvolto tutti.  Tante risate, scherzi, agguati a tradimento: solo alcuni sono riusciti a sfuggire alle bombe d’acqua, tutti gli altri, accompagnatrici comprese, bagnati fradici. È stato un bellissimo momento di integrazione, coinvolgimento, amicizia, spontaneità, sorrisi, unione. Per concludere la cena, una veloce riunione per programmare la giornata di domani e infine un buon sonno ristoratore.

2 luglio

La prima giornata nella Casa N.P.H. El Salvador è trascorsa!

Questa Casa è meravigliosa non solo dal punto di vista estetico, tutto è ben curato e molto ospitale, ma soprattutto dal punto di vista umano. I valori di N.P.H. si respirano in ogni dove, c’è un clima sereno, le persone sono tutte così gentili e disponibili da sembrare irreali, l’amore regna sovrano. Una grande famiglia allargata che fa dimenticare il triste vissuto dei bambini che vivono qui o che qui vengono per studiare. I ragazzi hanno appreso che tutto questo è possibile solo attraverso l’adozione a distanza, unica possibilità per loro di avere un futuro.

Ultimamente sono arrivati più di 60 bimbi dai 2 agli 8 anni che oggi hanno incontrato per la prima volta i ragazzi e che ancora non hanno la fortuna di avere padrini e madrine: è  stato amore a prima vista. Sono così dolci, teneri e affettuosi che non lasciano indifferenti.

Come da programma Carmina, la Visitor Coordinator della Casa, ha presentato lo staff e ha raccontato brevemente la storia di N.P.H.

I ragazzi hanno poi visitato tutta la Casa e pranzato con i bambini e ragazzi: carne con patate, riso con uova e tortillas rigorosamente preparate dalla panaderia della Casa. È stato poi il momento delle attività pomeridiane che prevedevano cucina e cucito.

I ragazzi hanno impastato un’ottima frolla per i biscotti guidati dalla Chef del luogo e i biscotti sono venuti benissimo, davvero ottimi!

A seguire giochi con i bimbi, due chiacchiere con i ragazzi più grandi, l’immancabile partita a calcio, cena alle 6 e riunione serale  per chiudere la giornata.