Lo scorso 15 luglio , il quinto gruppo di volontari dei nostri campus solidali estivi è partito per la Casa NPH in Repubblica Dominicana.
Ogni giorno i 20 partecipanti, accompagnati in questa meravigliosa esperienza dalle tutor della Fondazione Delfina, Dora e Costanza, si stanno immergendo nella magia del mondo NPH: al mattino aiutano a costruire un percorso di cemento per agevolare il passaggio delle carrozzine e di chi ha stampelle o protesi che colleghi la nostra struttura con la nuova clinica NPH, che verrà inaugurata ad agosto.
Al pomeriggio, invece, ci si diverte stando con i bambini e ragazzi accolti a Santa Ana. Basket, disegni, pettinature e bolle di sapone. Ogni minuto è prezioso per instaurare un rapporto di affetto e fiducia reciproca.
Ecco il loro diario di bordo:
GIORNO 1
Dopo un lungo viaggio, siamo arrivati a Casa Santa Ana. I ragazzi hanno già avuto opportunità di fare conoscenza con i pequeños e condividere momenti speciali. Dopo una ricca cena insieme, un gruppo di volontari si è dedicato a aiutare a sistemare la cucina! Domani ci aspetta una giornata di visita della casa e giornata di divertimento con i pequeños!
GIORNO 2
La seconda giornata è iniziata con una visita a Casa Santa Ana, il meraviglioso villaggio che ospita oltre 200 bambini e ragazzi dando loro un’educazione, cure mediche e e un futuro. Divisi in piccoli gruppi hanno potuto condividere il pranzo con i bambini, rendendosi conto con i loro occhi dei valori di NPH, grazie ai quali i bambini sono accolti come in una grande famiglia e in cui ciascuno di loro contribuisce alla pulizia degli spazi e al benessere dei propri “fratelli”.
Nel pomeriggio tutto il gruppo ha assistito alla Messa infrasettimanale, animata da tanti canti e momento importante della vita della Casa, cui partecipano tutti i bambini e i ragazzi e le tias che si occupano di loro.
Al termine, ci siamo presentati a Kieran Rigney, che dirige Casa Santa Ana insieme a sua moglie Susanna, ex pequeña di Casa NPH Messico, e che presto inviteremo a cena.
GIORNO 3
La terza giornata del nostro campus è iniziata con i lavori per la realizzazione e il completamento di una strada, iniziata nei precedenti Campus, che collega la scuola all’ ospedale e al campus da baseball. I nostri volontari non si sono risparmiati e hanno lavorato senza sosta sotto il sole e sotto la pioggia che si alternavano. Nel pomeriggio hanno distribuito i giochi portati da Milano nelle case dei piccoli bimbi e giocato nel grande campo di basket, tra musica e balli. La serata si è conclusa con la visita del Direttore della Casa, Kieran Rigney, che ha illustrato ai ragazzi la storia della Casa NPH Repubblica Dominicana e di Nuestros Pequeños Hermanos, che compie 70 anni il prossimo 2 agosto.
GIORNO 4
Questa mattina ci siamo divisi in due gruppi, alcuni di noi sono rimasti a Casa Sant’Ana aiutando a terminare la costruzione del cammino da Casa San Marcos a Casa Santo Domingo.
Il resto del gruppo si è recato nella casa di Tia Maira, dove i nostri ragazzi hanno dato il massimo in cantiere, si stanno rendendo conto delle difficoltà che ci sono in questo paese. Sono davvero motivati e desiderosi di aiutare il più possibile, la soddisfazione è immensa.
Tornati a Casa Sant’Ana, nonostante la stanchezza, siamo andati al Batey Nuevo, un villaggio vicino a Casa Sant’Ana, per raccogliere i rifiuti della strada. I bambini del Batey ci hanno accolto e aiutato nel lavoro fatto. Alcuni dei bambini visti nel Batey Nuevo sono accolti durante l’anno scolastico all’interno di Casa Sant’Ana per ricevere un’educazione. I bambini hanno trasmesso ai ragazzi la loro felicità, erano davvero contenti di passare del tempo con noi. E i sorrisi dei nostri volontari? Splendidi!
GIORNO 5
E anche oggi è stata una giornata piena di emozioni forti.
Questa mattina ci siamo divisi in due gruppi: uno si é dedicato a continuare la costruzione della casa di Tia Maira e l’altro ad aiutare a finalizzare il cammino da casa Sant’Ana all’ospedale One world Surgery.
Rientrati nella casa, dopo un bel pranzo a base di riso, pollo e fagioli, siamo andati a Casa San Marcos (casa accoglienza per bambini/ragazzi disabili inaugurata nel 2013 – un Progetto interamente italiano) a fare compagnia ai nostri special needs, ci hanno accolto sdraiati su morbidi tappetini, dove abbiamo potuto dedicarci a loro e riempirli di attenzioni e carezze. Ci hanno spiegato che i bambini non possono né parlare né muoversi troppo ma con le loro espressioni esprimono tanto, tutto il loro mondo. I nostri ragazzi si sono commossi molto e si sono supportati a vicenda.
GIORNO 6
Oggi abbiamo trascorso una giornata intensa a Monte Plata. La casa “Ninos de Dios” è gestita da NPH ed accoglie circa 20 bambini tolti temporaneamente alle loro famiglie in attesa che il Tribunale decida una loro collocazione definitiva (adozione, rientro in famiglia o entrata in casa Sant’Ana).
I volontari hanno giocato a calcio, colorato e ballato insieme ai bambini e hanno notato differenza tra i bambini di Monte Plata e quelli accolti a Casa Sant’Ana.
Durante la mattina, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Renzo Serravalle, l’ingegnere che ha progettato il villaggio che ci ospita.
Renzo, che vive in Repubblica Dominicana da oltre 70 anni insieme alla sua numerosa famiglia, ha raccontato ai ragazzi il progetto e la storia di Casa Sant’Ana e di una vita dedicata ai bambini di NPH.
GIORNO 7
Oggi niente lavoro, e dopo colazione siamo andati a Messa con i Pequeños nella Cattedrale di San Pedro de Macorís.
Dopo essere tornati a Casa Sant’Ana, ci siamo divisi nelle casette dei Pequeños per il pranzo dove non è potuto mancare il nostro solito riso e fagioli !
Siamo appena tornati da una bellissima e interessante serata a Santo Domingo: zona coloniale, le rovine della chiesa e del monastero di San Francisco per poi cenare in un buonissimo ristorante. Una cena meritata dopo tutto l’impegno di questi ultimi giorni.
GIORNO 8
Stamattina divisi in 2 gruppi abbiamo fatto diverse attività.
Un gruppo si è dedicato a continuare la costruzione della casa di Tia Maira. L’altro gruppo è rimasto a casa Sant’Ana con Chapo e Delfina a finalizzare il cammino verso l’ospedale One World Surgery.
Dopo pranzo, siamo andati nel conuco (l’orto della casa Sant’Ana) dove Padre Francisco ci ha presentato il cacao e la sua produzione di prodotti a base di cacao incluso una prova del frutto fresco.
Abbiamo visitato l’orto dove Francisco ci ha mostrato tutte le piantagioni di più di 70 varietà di frutta e verdure che sono coltivate per infine essere cucinate e usate per la nutrizione di ogni pequeños. (es. frutto della passione, tamarindo, mango, banana, platano, cacao…)
Infine… direzione pequeños a giocare e condividere dei momenti speciali con loro.
GIORNO 9
Questa mattina ci siamo divisi in due gruppi, uno ha proseguito con la costruzione della casa ricevendo anche i complimenti del capo cantiere per la velocità con cui siamo riusciti a finalizzare il tetto di cui abbiamo impermeabilizzato con la nostra solita “mescla” (composta da sabbia, acqua e cemento).
Il secondo gruppo si è dedicato al conuco (l’orto) dove hanno aiutato Padre Francisco a pulire le coltivazioni.
I ragazzi si sono impegnati senza risparmiarsi condividendo tutti insieme momenti di fatica e allegria come una grande famiglia unita nel lavoro ma anche nel divertimento.
Dopo l’ottimo pranzo a base di fagioli, riso e verdure, come ogni giorno, abbiamo aiutato nel lavaggio dei piatti.
Il pomeriggio è dedicato ai pequeños: giochi, chiacchiere, risate, conoscenze e confidenze; i ragazzi ci emozionano con l’apertura alle nuove sensazioni di questi giorni, che ci tengono anche a condividere.
Questa sera siamo stati fortunati ad essere ospiti a cena a casa del Direttore della casa sant’Ana Kieran Rigney dove sua moglie Susana ex pequeña nella casa NPH in Messico ci ha preparato una cena eccezionale Messicana con tacos e tortillas!
Dopo di che, ci siamo dedicati al ballo, in preparazione alla serata di fine campus con i pequeños.
GIORNO 10
Questa mattina ci siamo suddivisi in due gruppi: uno, guidato da Dora e Delfina, ha aiutato Padre Francisco nel conuco (l’orto di casa Sant’Ana), mentre l’altro gruppo con Costanza ha proseguito i lavori presso la casa di Tia Maira. I ragazzi hanno mostrato un impegno straordinario! La loro motivazione e il desiderio di fare progressi sono veramente encomiabili, e ci riempiono di soddisfazione. È toccante vedere come la casa di Tia Maira prenda forma, un pezzo alla volta. A rendere il tutto ancora più speciale è stato la compagnia di Tia Maira, di sua figlia e di sua nipote che con i loro incoraggiamenti e la loro allegria riescono sempre a dare nuova energia ai nostri ragazzi e creare un’atmosfera di famiglia in cantiere. Siamo entusiasti e grati per la realizzazione di questo bel progetto.
I ragazzi stanno iniziando a comprendere le sfide che affronta questo paese e si stanno impegnando con grande determinazione ad assistere Geraldo, il nostro capocantiere.
Al termine di una lunga mattinata, siamo tornati a Casa Sant’Ana per gustare un pranzo delizioso a base di riso, la consueta habichuela (fagioli dominicani) e pollo. Nonostante la stanchezza, ci siamo divertiti a fare delle foto con i pequeños, indossando gli abiti donati da un’azienda amica provenienti dall’Italia. I bambini hanno condiviso la loro gioia con noi e i ragazzi sono stati molto felici di trascorrere del tempo insieme a loro.
Siamo entusiaste di vivere insieme a loro questa straordinaria esperienza.
GIORNO 11
Abbiamo trascorso una meravigliosa giornata al mare a Guayacanes, distante 40 minuti da Casa SantAna.
I bambini piccoli e ai ragazzi adolescenti accolti nella Casa sono stati infatti accompagnati al mare dai ragazzi e tutti insieme hanno condiviso ore di spensieratezza in acqua e sulla spiaggia. I pequeños aspettano con ansia questa giornata ed è stato bello vederli giocare tutti insieme.
Grazie al contributo dei ragazzi abbiamo potuto acquistare tranci di pizza e la coca cola per tutti.
Pura gioia per tutti come potete immaginare. L’esperienza dei nostri ragazzi è quasi giunta al termine, ma qualcosa di loro rimarrà qui per sempre.
GIORNO 12
Ultimo giorno a Casa Sant’Ana e abbiamo organizzato una festa speciale per tutti i pequeños: una cena a base di hotdog per tutta la Casa.
Abbiamo assistito alla messa delle 7:30 con i pequeños e seguito l’organizzazione delle attività di tutti i giorni.
Abbiamo formato due gruppi di 10 persone, uno impegnato a finalizzare la casa di Tia Maira e uno ha continuato a lavorare nell’orto con padre Francisco e nella casa San Marcos.
Casa San Marcos, è un progetto interamente italiano, realizzato dalla Fondazione Francesca Rava in collaborazione con la Fondazione Marco Simoncelli. A Casa San Marcos vengono ospitati i nostri special need. Ai bimbi disabili sono assicurate cure, attività e infinito amore e disponibilità, abbiamo consegnato il latte arrivato dall’Italia, per la nutrizione di alcuni di loro.
Dopo pranzo abbiamo visitato la piantagione di canne da zucchero e Batey Olivares, nel quale vivono alcuni pequenos con le loro famiglie e ci ha permesso di conoscere la realtà da cui provengono: una realtà spesso di estrema povertà e sofferenza. Ai ragazzi è stato spiegato il duro lavoro delle persone che qui lavorano e che abitano nel villaggio circostante (bateyes). Molti di loro sono haitiani che vengono in Repubblica Dominicana nella speranza di guadagnare qualche soldo da mandare a casa (pensate che per una tonnellata di canna da zucchero ci vuole circa 1 settimana di lavoro e ricevono una paga di 3 dollari!).
Abbiamo donato giochi e vestiti ai bambini e condiviso dei momenti che rimarranno impressi ai ragazzi.
Alle 19, abbiamo celebrato il compleanno di una nostra volontaria, prima di iniziare con i pequeños la grande festa di fine campus nel parco della casa Sant’Ana con musica. La sorpresa più grande è stata quando siamo stati chiamati tutti sul palco per essere ringraziati per i giorni trascorsi insieme. Abbiamo anche celebrato il compleanno di Suora Helene e Arianna.
La festa è poi continuata con balli Dominicani insieme a tutti i pequeños.