Lo scorso 17 luglio, il quinto gruppo di volontari dei nostri campus solidali estivi è partito per la Casa NPH in Guatemala.
Ogni giorno i nostri partecipanti al campus, accompagnati in questa meravigliosa esperienza dai tutor della Fondazione Silvia, Valentina e Andrea, si stanno immergendo nella magia del mondo NPH: al mattino sono impegnati nelle attività a sostegno della casa NPH.
Al pomeriggio, invece, ci si diverte stando con i bambini e i ragazzi accolti nella casa NPH San Andres. Ogni minuto è prezioso per instaurare un rapporto di affetto e fiducia reciproca.
Nel corso di queste settimane, i partecipanti avranno anche l’opportunità di conoscere le famiglie sostenute dai programmi NPH al di fuori della Casa e di accompagnare i bambini durante alcune uscite dedicate a loro.
Ecco il loro diario di bordo:
17 luglio
Appena arrivati siamo stati accolti con grande entusiasmo e una grande energia che ci ha fatto sentire subito parte di qualcosa di speciale. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare un esponente di NPH International Ivan e Xavier di NPH Spagna che erano di passaggio dal Guatemala. Con grande passione, ci hanno raccontato del loro lavoro sul campo e dell’importanza straordinaria di NPH per i bambini che sosteniamo. Xavier è in Guatemala di passaggio per accompagnare Jaime, un pequeno che è stato selezionato da un scout per partecipare ad un football camp di tre settimane a Barcellona. Jaime ci ha condiviso la sua incredulità e della gioia per questa opportunità straordinaria: mai avrebbe immaginato di vivere questa esperienza. Incontri come questi ci ricordano il vero valore di ciò che facciamo: dare a questi bambini non solo un futuro, ma anche sogni da inseguire.
18 luglio
Oggi è stata la prima giornata piena alla casa e siamo stati subito festeggiati e accolti molto calorosamente con una colazione speciale preparata appositamente per noi.
NPH Guatemala accoglie ogni giorno 310 studenti tra i 4 e i 9 anni nella scuola primaria e secondaria, e ragazzi più grandi che frequentano i talleres (scuole professionali e di specializzazione) all’interno della casa. I ragazzi che invece vogliono frequentare il liceo e poi l’università abitano in città in case messe a disposizione da NPH e seguite dal proprio personale.
Nel programma protection sono accolti 31 bambini residenti nella casa.
Il programma one family invece , sostiene circa 42 famiglie che vivono nei dintorni della casa e i cui figli frequentano le nostre scuole, mentre il centro familiar è un programma comunitario che si occupa di educazione contro la violenza, women empowering e tutoring nel dopo scuola.
Nel pomeriggio ci siamo subito messi al lavoro sul nostro progetto: la riqualificazione dell’area proprio di fronte al “comedor”e la tinteggiatura delle panchine in muratura. Tutti i volontari si sono organizzati rapidamente, armati di scope e spatole per rimuovere la vecchia vernice.
Sono stati così efficienti che, poco dopo, hanno potuto iniziare a coprire di bianco i vecchi disegni, preparandosi a ridipingere con nuovi soggetti e colori. I risultati sono stati immediatamente visibili: non solo sulle panchine, ma anche sulle magliette… e su ogni centimetro di pelle scoperta! A concludere la giornata, immancabile, la classica partita di calcio contro una selezione internazionale di ragazzi!
L’incontro più significativo della giornata è avvenuto dopo cena, quando abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare alcuni ragazzi ormai adulti e indipendenti, cresciuti nella casa NPH. Nonostante il tempo trascorso, si sono commossi raccontando come la famiglia NPH li abbia accolti fin da piccolissimi, spesso insieme a fratelli e sorelle, offrendo loro sicurezza, amore e la possibilità di costruire, giorno dopo giorno, fiducia in sé stessi. Grazie a questo sostegno, hanno potuto studiare, formarsi e trovare un lavoro.
Era impossibile non cogliere la profonda gratitudine per l’amore ricevuto. L’emozione nel raccontare un’infanzia difficile e dolorosa era palpabile, e molti ragazzi, alcuni con gli occhi lucidi, ci hanno fatto capire quanto la nostra presenza significhi per loro.
19 luglio
Eccoci alla fine di una tranquilla domenica trascorsa in compagnia dei pequenos in totale relax.
Alcuni dei nostri ragazzi hanno iniziato la giornata partecipando al tradizionale allenamento di calcio della domenica mattina. Una allenatrice professionista, che arriva ogni settimana, ha guidato un allenamento ben strutturato, durante il quale i ragazzi si sono impegnati con entusiasmo nei vari esercizi.
Un altro gruppo ha invece dato una mano in cucina, pelando un enorme pentolone di patate.
Nel frattempo, le ragazze si sono fatte realizzare delle bellissime treccine, per essere ancora più eleganti in vista dell’uscita pomeridiana per la messa domenicale.
L’uscita per la messa è stata particolarmente emozionante: abbiamo accompagnato i pequeños, tutti vestiti in modo impeccabile e pettinati con cura. La chiesa era gremita, e molte donne indossavano i tradizionali costumi guatemaltechi, creando un’atmosfera ricca di colore e significato.
Al nostro rientro, siamo stati invitati a cena nella casa dei ragazzi con disabilità, che non potendo partecipare alla messa in paese, desideravano celebrare questa giornata.
Per i ragazzi e per le Tias è molto importante poter condividere qualche pasto con altre persone, perché a causa delle loro disabilità, hanno difficoltà ad uscire dalla loro casa più di una volta al giorno e quindi si posso sentire molto isolati anche all’interno dei grandi spazi di NPH. Per questo abbiamo mangiato volentieri insieme a loro e abbiamo rallegrato la serata con canzoni italiane e spagnole che hanno coinvolto tutti. I ragazzi sono stati tutti molto sensibili e disponibili e si sono cimentati in balli molto divertenti.
20 luglio
Siamo partiti molto presto per una gita al lago Atitlán, abbiamo accompagnato 17 bambini tra i 13 e il 16 anni e alcune tias per visitare uno dei laghi più belli al mondo.
Si trova a circa 1.560 metri di altitudine e ha origine vulcanica. È circondato da ben tre imponenti vulcani: San Pedro, Atitlán e Tolimán, che gli conferiscono un paesaggio mozzafiato.
Una guida guatemalteca ci ha accompagnato in questa gita raccontandoci storia e cultura di questi luoghi che andavamo a visitare.
Arrivati al paese di Panajachel abbiamo preso una barca che ha attraversato il lago fino a San Juan La Laguna, uno dei villaggi più autentici e tranquilli della zona. Qui abbiamo visitato una Fabbrica di cioccolato, in cui ci hanno raccontato il processo per tostare e macinare i semi del cacao, secondo la tradizione Maya del cacao. Abbiamo anche potuto degustare i vari tipi di cioccolato che vengono prodotti.
Successivamente abbiamo fatto tappa presso una Cooperativa di donne che tessono secondo metodi tradizionali con tinture naturali. Per finire, abbiamo visitato una Galleria di arte primitivista maya, una forma d’arte molto colorata, simbolica e ricca di dettagli della vita quotidiana, mitologia e spiritualità indigena. Una giornata intensa di emozioni e luoghi bellissimi, ancora pieni di cultura indigena.
22 luglio
Le nostre giornate continuano nella meravigliosa accoglienza del fantastico staff di NPH.
Oggi ci siamo decisamente resi utili per cercare di ricambiare almeno in parte la stupenda accoglienza e disponibilità che ci dimostrano ogni giorno, con una giornata di pulizie generali degli spazi che più ne avevano bisogno.
In mattinata abbiamo proseguito i lavori di riqualificazione delle panchine e tavoli all’esterno della mensa. Tia Victoria ci ha portato alcuni disegni che i pequeños hanno scelto per questo progetto e abbiamo cercato di riportali al meglio. I più artistici si sono cimentati in progetti molto ambiziosi che sono piaciuti tantissimo a tutti e hanno richiesto un lavoro di precisione a più mani. Il divertimento non è mancato ovviamente e abbiamo lasciato molti “ricordi” colorati sulle nostre magliette.
Nel pomeriggio invece abbiamo pulito la cappella della casa in cui domani si celebrerà la messa per tutti gli studenti delle scuole NPH.
Finalmente in serata abbiamo potuto giocare un po’ con i pequenos e cominciare a condividere qualche regalino che abbiamo portato per loro. Li abbiamo anche aiutati ad allestire con tantissimi palloncini il comedor per una festa che si terrà domani.