Basilio da Roma

 “Avete presente quando apri la scatola di un puzzle e ti trovi davanti ai pezzi sparsi e vieni presi da un senso iniziale di smarrimento? Poi ogni singolo pezzo trova la sua giusta collocazione, l’incastro perfetto. Ecco, arrivare al Rancho Santa Fe, la Casa NPH in Honduras è cosi. Appena arrivato provi un senso di smarrimento, sei catapultato in una vita che non è la tua, la tua agiatezza, il tuo quotidiano fatto di amici, l’aperitivo, la scuola, i social network non esistono più. Ma basta sentire un saluto “hola padrino”, vedere un sorriso, riscoprire quegli occhi che hai lasciato l’anno prima sempre fieri e mai tristi, sentire il calore di un abbraccio che ti avvolge che lo smarrimento scompare e non ti interessa più nulla del fuso orario e della stanchezza del viaggio, di quello che hai lasciato a casa. Venti persone iniziano la loro convivenza e, come accade nel puzzle, i vari pezzi iniziano ad incastrarsi in modo naturale perché alla fine, quello che conta, è il risultato finale. Sai che ti aspettano due settimane di lavoro e poco importa se devi aiutare in fattoria, pitturare, stare piegato a strappare erba o altro ancora perché alla fine tornerai sempre da quei sorrisi, da quegli occhi, da quegli abbracci che ti daranno il carburante per ricominciare il giorno dopo e quello successivo…

Prima di partire, alla domanda di rito “Perché vai?” Rispondevo: “Perché voglio andare a trovare i miei bambini adottati a distanza”, ma adesso cambierei risposta: “Vado in Honduras a ritrovare un pezzo della mia seconda famiglia e non parlo solo dei miei figliocci ma di tutti i bambini accolti e accuditi nella Casa, di tutte le persone che lavorano, dei volontari”.

Alla fine, quando hai in mano l’ultimo pezzo del tuo puzzle ripensi a quando hai iniziato, il tempo è trascorso così velocemente che non te ne sei accorto e così quando arriva il giorno della partenza e vedi i bambini piangere e tu fai di tutto per trattenere le lacrime, ti rendi conto che non potrai più fare a meno di loro. Sali su quel pullman che ti riporta all’aeroporto, alla tua vita e finalmente lasci scendere quelle lacrime…”

 

 

- Basilio da Roma