Sono partito per il Campus solidale della Fondazione Francesca Rava in Haiti senza troppe aspettative. Sono partito “solamente” con l’idea di andare lì a dare una mano, seppur minima rispetto all’aiuto che necessita.
In realtà ho scoperto che quello che ho dato non è nemmeno un quarto di quello che ho ricevuto.
La cosa che mi aveva colpito di più all’incontro pre-partenza era una frase che Mariavittoria Rava aveva detto … ovvero che nel momento in cui diventi testimone di un evento sei portato a testimoniare la verità.
Ora come ora non posso più restarmene a guardare ciò che succede.
Non avrei mai pensato potessero esistere ancora situazioni così disagiate come quella di Cité Soleil, lo slum più povero di Port au Prince, o un tasso così alto di mortalità infantile.
Ciò che la Fondazione Francesca Rava e NPH fanno è veramente tanto, danno la possibilità ai bambini vivere, sorridere, imparare, studiare, crearsi una nuova famiglia e conoscere.
È incredibile vedere l’amore negli occhi dei bambini nella Baby House Ste Anne, di Kenskoff, delle varie stanze dell’Ospedale Sant Damien e in tutti gli altri spazi N.P.H.
I primi giorni in Haiti sono stati molto strani per me, dovevo sistemare nella testa e nel cuore emozioni e sensazioni che non avevo mai provato. In poche ore passi dalla tristezza dei funerali alla gioia di vedere i bambini sorriderti anche solo dando loro “il cinque”.
Consiglio a tutti un viaggio in Haiti, ti fa capire che al mondo siamo tutti fratelli e sorelle e che senza l’aiuto reciproco è difficile andare avanti, non per niente il motto della bandiera haitiana è L’UNIONE FA LA FORZA.
Non dimenticherò mai gli odori di Haiti, gli angoli della città, Cité Soleil, gli Orfanotrofi N.P.H. e tutti i bambini che mi hanno insegnato veramente tanto anche solo attraverso una risata o un semplice sorriso.
Spero di tornare presto in Haiti, l’aiuto che posso dare è il minimo per tutto quello che possono dare loro a noi.
- Lorenzo, partecipante al Campus in Haiti