“Poco prima di partire per un campus solidale in Haiti con la Fondazione Francesca Rava mi era stato detto che sarebbe stato un “viaggio dell’anima” ed è proprio vero…è un viaggio in cui metti in gioco te stesso al massimo, in cui piangi, ridi e provi delle emozioni indescrivibili. È molto difficile da raccontare, non bastano foto e racconti per inserirsi nella realtà di questo paese ma è necessario sentire i rumori con le proprie orecchie, vedere con i propri occhi, toccare con le proprie mani e sentire gli odori con il proprio naso poiché è un viaggio molto personale.
Quando parti per Haiti non puoi avere aspettative, è un posto troppo imprevedibile e allo stesso tempo speciale. Speciale non tanto per il luogo in sè, ma per le persone che parlano con i loro sguardi intensi, persone che hanno poco o niente e che ti danno tutto, persone gentili e affettuose, fragili, ma allo stesso tempo di una forza incredibile.
Haiti ti distrugge, ma allo stesso tempo ti fortifica…non è un viaggio per tutti, ma sicuramente è un viaggio che tutti dovrebbero fare perché fa riflettere tanto e ti cambia la vita, ti permette di avere una visione più ampia delle cose.
Bisogna agire, non stare con le mani in mano, fare, dire, parlare, bisogna vivere e spargere la voce, aiutare questo paese, queste persone e soprattutto i bambini, che ne hanno un bisogno estremo.
Adesso, ad un mese dal mio viaggio, sento una forte mancanza, dei bambini, del mio gruppo, delle emozioni che ho provato….ho tanta nostalgia e non vedo l’ora di ritornarci.”
- Rachele, partecipante al Campus in Haiti